La SS. Vergine nel piano della salvezza

B221-A2

( segue dal numero precedente )

« Voi avete senza dubbio bisogno di luce in questa vita, in cui come in un mare in tempesta, la vostra salvezza è sempre in pericolo.

Ricorrete a Maria: Essa vi rischiarerà e vi aiuterà a conoscere la volontà di Dio su voi, perché, partecipando alla luce di Gesù Cristo, suo Figlio, che è venuto nel mondo per rischiarare tutti gli uomini, anche se molti non l'hanno conosciuto, è divenuta Essa stessa una luce vera che risplende nelle tenebre.

Pregatela dunque sovente di rischiarare - il vostro spirito e di renderlo docile alla verità.

Ella la conosce perfettamente, le è facile insegnarvela e farvi intendere ciò che voi, che siete tenebre, non potete comprendere ». ( Med. 164,1 )

« Felici voi, se siete devoti della SS. Vergine e ricorrete sovente al suo santo nome: se lo invocate potete essere sicuri, nonostante tutte le difficoltà che incontrate nel cammino così difficile della vostra vita quaggiù! ». ( Med. 164,2 )

« Noi siamo in questo mondo per salvarci: ne troveremo tutti i mezzi in Maria, che Gesù Cristo scelse per Madre, santificò e a cui diede una pienezza di grazia capace non soltanto di profumare l'anima di questa augusta Vergine, ma anche di rischiarare, di animare e di infiammare i cuori di tutti coloro che ricorrono a Lei, invocando il suo santo nome.

Abbiate una affettuosa devozione per questo nome benedetto: chiedetela a Dio in questo santo giorno destinato a onorarla.

Ricordatevelo sovente e invocatelo con tutto il rispetto e con tutta la venerazione che gli sono dovute ». ( Med. 164,3 )

« Pregate la SS. Vergine di ottenervi la grazia che la vostra anima sia così bene ornata e così ben disposta a ricevere la parola di Dio e a comunicarla agli altri, che voi diveniate, per sua intercessione, dei tabernacoli del Verbo di Dio ». ( Med. 191,3 ).

In sintesi, il S. Fondatore invita:

- ad ammirare i prodigi della Grazia compiuti da Dio in Colei che disse: « Il Potente ha fatto in me grandi cose »;

- ad onorare Colei che Dio stesso ha voluto onorare ponendola al di sopra di ogni creatura;

- ad imparare da Maria SS. gli esempi che Ella ci ha dato nella sua vita per farli passare nella pratica della nostra vita.

In particolare il Santo mette in rilievo le virtù che più ritiene necessarie ai suoi Fratelli sia per la loro vita spirituale, sia per l'efficacia della loro missione apostolica. Esse sono:

- il grande amore di Dio, la fedeltà e la docilità alle sue ispirazioni;

- il ritiro, il silenzio, il raccoglimento e l'orazione;

- l'umiltà, la pazienza e l'obbedienza;

- il distacco dalle cose del mondo e il lavoro per la gloria di Dio;

- una vita di purezza e la distruzione del peccato in noi e negli allievi.

Esorta a ricorrere a Maria SS. per ottenere la sua protezione sull'Istituto che è a Lei consacrato e ai Fratelli le virtù necessarie perché possano svolgere la missione che Dio ha loro affidato e perché le anime loro e quelle dei fanciulli a loro affidati realizzino interamente il piano di salvezza che Dio ha disposto per ognuno.

La spiritualità mariana di S. Giovanni Battista de La Salle, così ricca e così aderente alle esigenze della nostra missione, non deve essere trascurata o dimenticata.

Anche nelle prospettive di questo nostro tempo postconciliare, essa conserva tutta la sua validità e vitalità.

È sufficiente scorrere, sia pure brevemente, alcuni passi del Concilio Vaticano II, per rilevare tutta la modernità del suo pensiero sia per quello che si riferisce al piano di salvezza sia per il posto che in esso occupa la SS. Vergine.

Leggiamo questi passi dei documenti conciliari e raffrontiamoli con quelli riportati del S. Fondatore: può essere per noi una interessante scoperta.

« L'Eterno Padre, con liberissimo e arcano disegno della sua sapienza e bontà, creò l'universo, decise di elevare gli uomini alla partecipazione della sua vita divina, e caduti in Adamo non li abbandonò, ma sempre prestò loro gli aiuti per salvarsi, in considerazione di Cristo, Redentore, "il quale è l'immagine dell'invisibile Dio, generato prima di ogni creatura".

È venuto quindi il Figlio, mandato dal Padre, il quale in Lui prima della fondazione del mondo ci ha eletti e ci ha predestinati ad essere adottati in figli, perché in Lui volle accentrare tutte le cose.

Il Signore Gesù diede inizio alla sua Chiesa predicando la fausta novella, cioè l'avvento del Regno di Dio da secoli promesso nella Scrittura: "poiché il tempo è compiuto, e vicino è il Regno".

Questo Regno brilla chiaramente agli uomini nelle parole, nelle opere e nella presenza di Cristo.

La Chiesa perciò, fornita dei doni del suo Fondatore e osservando fedelmente i suoi precetti di carità, umiltà e abnegazione, riceve la missione di annunziare e instaurare in tutte le genti il Regno di Cristo e di Dio, e di questo Regno costituisce in terra il germe e l'inizio.

Come il Figlio è stato mandato dal Padre, così Egli stesso ha mandato gli Apostoli, dicendo: "Andate e ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figliolo e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto quanto vi ho comandato.

Ed ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".

Questo solenne comando di Cristo, di annunziare la verità salvifica, la Chiesa l'ha ricevuto dagli Apostoli per essere adempiuto fino all'ultimo confine della terra.

Fa quindi sue le parole dell'Apostolo "Guai a me se non predicassi …" e continua incessantemente a mandare missionari, fino a che le giovani Chiese siano pienamente costituite e anch'esse continuino l'opera di evangelizzazione.

Predicando il Vangelo, la Chiesa attira gli uditori a credere e professare la fede, li dispone al battesimo, li strappa alla schiavitù dell'errore, li incorpora a Cristo, affinché mediante la carità, crescano in Lui fino alla pienezza ». ( LG 17 ).

Delineato così il piano di salvezza, il Concilio illustra il ruolo che in esso viene attribuito alla SS. Vergine: « Questo divino mistero di salvezza ci è rivelato ed è continuato dalla Chiesa, che il Signore ha costituita quale suo Corpo e nella quale i fedeli che aderiscono a Cristo Capo e sono in comunione con tutti i suoi Santi, devono pur memorare la memoria "innanzitutto della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo" ». ( LG 52 ).

« Perciò il Sacro Concilio, mentre espone la dottrina riguardante la Chiesa, nella quale il Divino Redentore opera la salvezza, intende illustrare attentamente sia la funzione della Beata Vergine nel mistero del Verbo Incarnato e del Corpo Mistico, sia i doveri degli uomini redenti verso la Madre di Dio, Madre di Cristo e Madre degli uomini, specialmente dei fedeli ». ( LG 54 ).

Dopo una breve illustrazione della Madre del Messia nel Vecchio Testamento, il documento conciliare passa a trattare dei misteri compiuti in Lei, della sua vita, della sua funzione materna nella Chiesa e delle sue virtù quale modello della Chiesa.

E conclude esortando « tutti i figli della Chiesa perché generosamente promuovano il culto, specialmente liturgico, verso la Beata Vergine, abbiano in grande stima le pratiche e gli esercizi di pietà verso di Lei, raccomandati lungo i secoli dal Magistero, e religiosamente conservino quanto in passato è stato sancito circa il culto delle immagini di Cristo, della Beata Vergine e dei Santi. ( Chiedete - Ringraziate ).

Con lo studio della Sacra Scrittura, dei Santi Padri e Dottori e delle liturgie della Chiesa, condotto sotto la guida del Magistero, mettono nella giusta luce gli uffici e i privilegi della Beata Vergine, i quali sempre hanno per fine Cristo, origine di tutta la verità, la santità e la pietà.

I fedeli si ricordino che la vera devozione non consiste né in uno sterile e passeggero sentimento, né in una certa quale vana credulità, ma procede dalla fede vera, dalla quale siamo portati a riconoscere la preminenza della Madre di Dio ( Ammirate - Onorate ), e siamo spinti al filiale amore verso la madre nostra e all'imitazione delle sue virtù ( Imparate - Imitate ) ». ( LG 67 ).

È evidente la conoscenza della Solida dottrina del Fondatore con la dottrina del Concilio.

I tratti più salienti sono:

- il piano di salvezza si realizza nella conoscenza di Dio che si traduce in opere;

- nel piano di salvezza Dio inserisce la SS. Vergine per darci il Figlio suo Gesù;

- nei misteri compiuti in Lei e negli episodi della sua vita c'è la rivelazione delle relazioni tra Gesù-Dio e l'umanità;

- in questi misteri dobbiamo saper leggere gli insegnamenti di Dio all'uomo;

- poiché Dio ha scelto la SS. Vergine e l'ha inserita nel piano di salvezza è necessario che tutti gli uomini passino attraverso Lei per giungere a conoscere Dio e a vivere Gesù Cristo;

- la relazione degli uomini con la SS. Vergine si definisce nella « devozione » verso di Lei;

- tale devozione consiste:

nel conoscerla, ammirando e - onorando quanto di grande ha in Lei compiuto Dio;

nell'imparare e nell'imitare quanto in Lei ci propone Dio;

nel chiedere che Dio per mezzo suo ci aiuti a realizzare in noi il piano di salvezza;

nel ringraziare Dio per il grande dono che ci ha fatto con Maria SS.;

nel ringraziare Maria SS. per l'accettazione e l'adempimento della missione che Dio le ha affidato.

I Documenti Normativi si sono ispirati alla dottrina lasalliana e pur nella loro brevità sono densi di dottrina e orientamenti per la nostra devozione alla SS. Vergine.

Il brano più ricco è quello delle Regole e Costituzioni ( 10 j ):

« I Fratelli nutrono una grande devozione per la SS. Vergine Maria, Madre di Gesù Cristo - e della Chiesa.

Nel "sì" totale che Ella disse a Dio, nell'accettazione del suo disegno di salvezza, nella collaborazione perfetta a realizzarlo, essi riconoscono il modello della loro consacrazione.

In Lei vedono l'espressione della maturità spirituale che si dona in spirito filiale.

Da Lei imparano ad unirsi - nella fede, nella speranza e nell'amore - alla SS. Trinità, oggetto di contemplazione e fonte del loro apostolato.

La sua intercessione li aiuta a far crescere Cristo nel loro cuore e in quello di coloro che evangelizzano.

Ella sostiene la loro speranza di entrare un giorno, insieme a tutti i loro cari nel Regno di Dio ».

Altri cenni li troviamo nella Dichiarazione:

« In comunità i Fratelli pregano insieme Dio cui si sono consacrati.

Insieme invocano la effusione dello Spirito, ringraziano il Padre per l'amore manifestato nel Cristo e lo lodano per la sua bontà e grandezza sfolgorante nella creazione, nella storia, nelle opere degli uomini, nella vita della Chiesa, nella Vergine Maria, e nei Santi ». ( D 20,9 ).

« Il Capitolo Generale invita i Fratelli … "a rivolgere fiduciosa e concorde preghiera allo Spirito Santo che rinnova la faccia della terra; alla Vergine Maria che offre la cooperazione del suo amore materno per la nascita alla educazione dei credenti … " ». ( D 53,3 ).

Nelle Regole e Costituzioni:

« Con il celibato volontario i Fratelli consacrano il loro corpo e il loro cuore per il Regno.

Gesù Cristo stesso ha dato l'esempio di questa verginità e l'ha voluta per sua Madre ». ( RC 5a ).

« I Fratelli pongono la loro fiducia nella Grazia, vivono alla presenza di Dio, riconoscono nella SS. Vergine, Madre di Gesù e degli uomini, il loro modello ed aiuto, offrono se stessi per la salvezza dei loro alunni e del mondo, unendosi alla preghiera redentrice di Cristo nella sacra Liturgia ». ( RC 5,6 ).

« I Fratelli hanno un modello di tutta la loro vita in S. Giuseppe che corrispose con fede e fiducia alla fedeltà di Dio per il suo popolo, diede il suo aiuto a Maria che era la Chiesa nascente, partecipò all'opera della salvezza educando Gesù come uomo e fu fedele sino alla morte alla sua missione di Padre Putativo ». ( RC 8h ).

« Sensibili alle raccomandazioni della Chiesa e fedeli alle tradizioni dell'Istituto; Fratelli - in particolare o in Comunità - onorano ogni giorno la SS. Vergine con la recita del Rosario o con qualche altra pratica di devozione mariana secondo lo spirito della Liturgia ». ( RC 10,5 ).

« Ogni tanto le Comunità organizzano in onore di Maria SS. una Celebrazione che offre ai Fratelli l'opportunità di meditare più a fondo i misteri della salvezza ». ( RC 10,6 ).

Negli Orientamenti trovo ancora: « Sia spesso ricordato ai Fratelli il loro dovere filiale, personale e comunitario, d'una devozione illuminata e profonda verso la SS. Vergine.

Per indicare la loro adesione alle raccomandazioni della Chiesa e alla tradizione dell'Istituto, i Fratelli saranno fedeli a recitare ogni giorno il Santo Rosario in Comunità o in particolare, o a fare altra pratica di devozione mariana, secondo lo spirito della Liturgia.

Organizzeranno di tanto in tanto una celebrazione in onore di Maria, o parteciperanno alle assemblee cristiane che invocano e celebrano la SS. Vergine.

Nelle Case di formazione, la devozione mariana occupi un posto d'onore; sia basata su un insegnamento dottrinale sicuro e progressivo.

La devozione mariana venga tenuta in onore nelle nostre scuole, fondata su istruzioni solide e tradotta in pratiche vive e ben adattate ». ( AO 88-92 ).

Il cammino da tenere è chiaramente indicato.

La vitalità dell'Istituto è legata alla devozione che personalmente e comunitariamente i Fratelli sapranno avere verso la SS. Vergine.

Ogni segno di inaridimento e di sterilità avrà tra le sue cause prime la mancanza o l'affievolimento di questa devozione.

Ogni silenzio su Maria SS. nel nostro colloquio con i ragazzi e i giovani si tradurrà in incomprensione e fallimento dell'opera educativa: chi non sa parlare di Lei alle anime che deve educare elimina dalla vita l'elemento essenziale: la Madre; così l'ha voluta Dio, così ce l'ha lasciata Gesù.

Nella devozione a Maria i Fratelli troveranno la loro santificazione personale e l'Istituto troverà la sua efficacia apostolica: sarà per i primi la realizzazione del piano di salvezza secondo il disegno stabilito da Dio, per il secondo l'attuazione della missione che è chiamato a svolgere perché la salvezza di Dio giunga agli uomini.

Fr. G. F.