Promuovere la formazione di personalità mature

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Si è concluso stamane a Collevalenza di Todi il XXI Congresso Nazionale dei Direttori degli Uffici Catechistici Diocesani, apertosi lo scorso lunedì, che ha avuto come filo conduttore la verifica dell'attività e del ruolo degli uffici catechistici delle Chiese locali in rapporto alle esigenze e alle prospettive del piano pastorale « Comunione e comunità missionaria ».

Larga parte dei lavori del convegno è stata dedicata alla normativa e alle nuove esigenze prospettate dai cambiamenti intervenuti nell'insegnamento di religione nella scuola pubblica in conseguenza della revisione degli accordi concordatari.

Il Card. Ugo Potetti, Presidente della CEI, in occasione della conclusione dei lavori, ha rivolto ai catechisti e alle catechiste d'Italia il seguente messaggio.

1. « Grazie a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo ».

Con l'Apostolo Paolo, « pregando sempre con gioia per voi, a motivo della vostra cooperazione al diffondersi del Vangelo » ( Fil 1,2-5 ), ringraziarne Dio, perché vi ha chiamati a collaborare con noi nell'annuncio della sua Parola.

È un servizio prezioso che rendete a questa società che, se non è dichiaratamente dimentica di Dio, ne è tremendamente « distratta ».

2. La Chiesa, sulla linea del Concilio Vaticano II, ha rinnovato negli ultimi decenni la spinta missionaria della sua evangelizzazione.

Per la Chiesa che è in Italia tale compito, oggi, si fa più urgente.

Ne ha particolare bisogno questo Paese, perché il Vangelo, accolto da venti secoli, possa trovare larga e profonda risonanza in mezzo alla nostra gente.

A Loreto il Papa ha richiamato con forza all'impegno di una nuova e vigorosa evangelizzazione missionaria, che riporti i princìpi cristiani ad essere luce e motivo di vita per tutti gli uomini del nostro tempo.

3. Voi catechisti, che direttamente siete ogni giorno partecipi delle ansie dei vostri Vescovi e sacerdoti, conoscete quante cure pastorali richiedano le famiglie, i giovani, gli adulti, gli adolescenti.

Come promuovere e sostenere la formazione di personalità cristiane mature, capaci di dare ragioni di fede e di speranza in questo nostro Paese, in Europa, nel mondo intero?

Come annunciare l'eterna Parola di verità che ammaestra e rasserena? che in Dio Creatore fa scoprire agli uomini il Padre che li ama di un amore infinito?

4. Il recente documento pastorale « Comunione e comunità missionaria » offre la possibilità di trovare risposte a questi interrogativi.

Tra le vie missionarie che i Vescovi indicano con particolare evidenza emerge l'impegno di un coraggioso annuncio della fede e di una catechesi che tenga presente il tessuto culturale e formi cristiani adulti nella fede per una vita di vera testimonianza: « Anche tra i battezzati in Italia, è spesso debole la conoscenza della fede e l'accettazione dei valori morali derivanti dal Vangelo.

Ciò esige una vera e propria ri-evangelizzazione …

La comunità cristiana è chiamata a ripresentare, mediante una catechesi sistematica e integra, la verità di Cristo tutta intera, per rendere la fede sempre più consapevole e significativa per la vita e per la storia » ( Comunione e Comunità missionaria, n. 36 ).

Sono parole che coinvolgono i catechisti in prima persona.

Educare nella fede, testimoniare il Vangelo, vivere la carità servendo l'uomo, tutto l'uomo, ogni uomo: ecco il vostro dono, il compito missionario.

5. Ciò richiede nei catechisti una solida e permanente formazione spirituale, teologica e pedagogica.

È questo uno dei campi più promettenti della pastorale delle nostre Chiese e delle parrocchie, come ha confermato la stessa " verifica " dei catechismi.

La quale ha tuttavia anche indicato mète ulteriori verso cui si dovrà procedere.

In modo specifico, dovremo infatti:

- assegnare, nella pastorale catechistica, la priorità alla catechesi degli adulti e delle famiglie: una catechesi da collocare al centro dell'impegno missionario;

- formare catechisti che siano loro, per primi, adulti nella fede.

Il mandato ecclesiale che essi ricevono deve essere come il sigillo che garantisce la loro preparazione.

Soltanto così potranno prestare nella comunità un servizio credibile ed efficace.

6. Per sostenere ed avvalorare questo cammino di formazione e di ulteriore crescita della catechesi nelle comunità, i Vescovi, nella XXVII Assemblea Generale, hanno ritenuto opportuno indire il primo Convegno nazionale dei catechisti.

Esso ha come tema: « catechisti per una Chiesa missionaria » e si svolgerà a Roma nella primavera del 1988.

Il Convegno vuole offrire l'occasione per maturare in voi la consapevolezza di essere catechisti:

- di una Chiesa " inviata " a tutti gli uomini e impegnata a manifestare la sua natura missionaria in ogni scelta pastorale.

La comunione è la prima forma della missione.

Anche il vostro " ministero " sarà credibile ed efficace sul piano missionario se esprimerà la sua piena comunione ecclesiale in stretta e insostituibile unione con i Pastori della vostra Chiesa particolare e con la comunità cristiana;

- impegnati a crescere in una fede adulta e convinta, mediante un cammino sistematico di formazione cristiana in grado di sostenere e guidare il compito di maestri, educatori e testimoni della Verità che salva;

- chiamati ad acquisire una mentalità profondamente universale, secondo la volontà di Gesù: « Ho ancora altre pecore che non sono di questo ovile; anche quelle io devo radunare; esse ascolteranno la mia voce e si farà un solo gregge ed un solo pastore » ( Gv 10,16 );

- disponibili per un dialogo sincero e avveduto nel contesto del proprio ambiente, capaci di testimoniare la fede attraverso il servizio alla Verità e dunque alla integrale promozione dell'uomo.

Nel servizio catechistico che prestate, il Signore vi chiede:

- di farvi compagni di viaggio di altri fratelli e sorelle;

- di condividere le ansie e le speranze, di accoglierne le domande;

- di aiutarli a scoprire nella vita la Sua presenza e a trovare in Lui il senso dell'esistenza e il fondamento della speranza.

Ma il Signore vi chiede, soprattutto, di diventare per ognuno di loro, il primo " catechismo ": « Il nostro secolo ha sete di autenticità … tacitamente o con alte grida, ma sempre con forza, ci domanda: Credete veramente a quello che annunciate?

Vivete quello che credete? Predicate veramente quello che vivete? …

Il mondo che, nonostante innumerevoli segni di rifiuto di Dio, paradossalmente lo cerca attraverso vie inaspettate e ne sente dolorosamente il bisogno, reclama evangelizzatori che gli parlino di un Dio, che essi conoscano e che sia a loro familiare, come se vedessero l'invisibile » ( Paolo VI, Evangeli Nuntiandi, 76 ).

Lo Spirito Santo, il dolce maestro interiore, sia - come ci ricorda il Papa Giovanni Paolo II nella sua recente Enciclica « Dominum et vivificantem » - « il custode della speranza » che è in voi, la fonte perenne di quella divina Consolazione che apre le menti e i cuori a comprendere le parole di Gesù per annunciarlo a tutti, con verità e amore ( cfr. n. 67 ).

Maria di Nazaret, madre e discepola di Gesù, con la sua disponibilità ad accogliere la parola del Signore e a collaborare con l'azione dello Spirito, sia modello per tutti voi, catechisti, nello svolgimento del vostro servizio.

( dall'Osservatore Romano del 28 Giugno 1986 )