Casa di Carità Arti e Mestieri

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La "Camminare insieme" dell'AGESC Piemonte

Anche quest'anno la Casa di Carità è intervenuta alla "Camminare insieme", la marcia della Scuola Cattolica del Piemonte, organizzata dall'AGESC ( Associazione Genitori Scuola Cattolica ), che ha avuto luogo domenica mattina 16 aprile u.s., in Torino.

La Casa di Carità era presente con una rappresentanza degli allievi, degli insegnanti e della direzione, e ha dato il suo fattivo apporto a favore della causa dei centri di formazione professionale di proposta cattolica, rientranti nella grande famiglia della scuola cattolica, richiamando l'attenzione su alcuni gravi problemi pendenti su tale tipo di formazione.

Due striscioni, evidenziati nella fotografia qui riprodotta, riportavano rispettivamente:

- « La formazione professionale crea occupazione: potenziamela! »

- « Anche la formazione professionale assolve l'obbligo scolastico »,

per sottolineare l'urgenza delle questioni e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di pervenire a soluzioni che salvaguardino, anzi valorizzino, le aspettative di migliaia e migliaia di giovani bisognosi di una formazione adeguata alle loro inclinazioni e al tempo stesso rispondente alle osservanze del mondo del lavoro.

Il Gruppo della Casa di Carità in Piazza S. Carlo

Si è inteso ribadire l'importanza di un sistema di istruzione e di addestramento che se oggi, nei corsi di base, cioè quelli per i giovani tra i 14 e 16 anni ( gli anni del cosiddetto "biennio superiore" ) copre il fabbisogno del 5% della domanda della suddetta fascia di età, ha però una richiesta potenziale nella maggior parte del 34% dei suddetti giovani che oggi escono definitivamente dal sistema formativo scolastico.

A questi vanno poi aggiunti i corsi di secondo livello ( cioè per giovani di età maggiore, o per adulti ), con esigenze varie di specializzazione.

La formazione professionale va quindi potenziata e non ridimensionata, risultando ingiustificate le stesse esigenze di bilancio degli Enti pubblici territoriali - segnatamente delle Regioni - a delimitare un'attività che crea occupazione.

Analoghe considerazioni valgono per la idoneità della formazione professionale ad assolvere l'obbligo scolastico, ove si consideri l'elaborazione, tramite essa, di una cultura del lavoro, che viene impartita nei centri di formazione professionale e che è ampiamente rispondente e adeguata alle aspettative dei giovani che si orientano per il lavoro.

Tale cultura, oltre all'addestramento tecnico, porta ad un recupero delle discipline scolastiche tradizionali, rendendole accessibili alla inclinazione più pratica e più operativa degli allievi del centro professionale.

La marcia cui sono intervenute circa 20.000 persone, in prevalenza giovani, è iniziata in Piazza San Carlo col saluto dell'Arcivescovo, Mons. Saldarini, si è snodata per 5 chilometri nella città e si è conclusa con la S. Messa, all'aperto, nella stessa piazza.

V.M.

La celebrazione al termine della marcia

Pellegrinaggio a Lourdes

In treno con l'AGESC

Da venerdì 21 a mercoledì 26 aprile si è svolto il pellegrinaggio a Lourdes dell'AGESC ( Associazione Genitori Scuole Cattoliche ), cui è intervenuta la Casa di Carità Arti e Mestieri con una folta rappresentanza, costituita da un gruppo di allievi, oltre alla Presidenza, il Cappellano ed alcuni insegnanti.

Il pellegrinaggio è stato per gli allievi partecipanti, che erano tutti alla loro prima esperienza di Lourdes, denso di interesse e soprattutto di frutti spirituali.

Si è trattato veramente di sperimentare quello che tutti avevano sentito dichiarare, cioè che per comprendere appieno Lourdes occorre andarci.

La Casa di Carità ha inteso in tal modo anche rendere un omaggio alla Vergine Immacolata, come era espresso in alcuni striscioni, uno dei quali con la scritta « Immacolata proteggici. I figli della Casa di Carità », direttamente ispirato alle parole che nel diario di fra Leopoldo sono riferite a Maria Santissima, come protettrice dell'Opera.

Il clima del pellegrinaggio si è subito rivelato fin dalla partenza in treno, per il clima di cameratismo e per i momenti di preghiera.

Alla Cité Secours

La sistemazione a Lourdes del gruppo degli allievi è stata alla Cité Secours o Cité Saint-Pierre, un villaggio immediatamente fuori Lourdes nelle colline sovrastanti l'abitato, luogo di ospitalità dei pellegrini che non alloggiano in albergo.

Anche questa Cité si caratterizza per un clima di profondo raccoglimento religioso, nella tranquillità collinare: per quanto molto estesa, invita al raccoglimento ed alla preghiera e difatti nel suo ambito è avvenuta una delle funzioni del pellegrinaggio e precisamente la liturgia penitenziale per i giovani, con alto numero di confessioni.

Il Gruppo Casa di Carità nella Cité St. Pierre

Di fronte alla Grotta

Il luogo più toccante di Lourdes è comunque la Grotta, di fronte alla quale la nostra comitiva si è intrattenuta più volte, sia nelle cerimonie in programma - come il saluto iniziale, il congedo finale e soprattutto la S. Messa nello spazio antistante ad essa - ma anche nelle visite private e personali, segnatamente nelle ore serali e notturne.

Di fronte alla Grotta si vede la statua della Madonna, collocata nella nicchia in cui la Vergine comparve a Santa Bernadetta: ma si ha come una impressione interna di trovarsi direttamente di fronte alla Madonna, o di sentirne in qualche modo la presenza, avvalorati in questo dalle parole che Ella ha ivi pronunciate, e dagli altri segni di Lourdes, principalmente dall'acqua che Ella ha fatto scaturire vicino alla Grotta.

Il Gruppo della Casa di Carità davanti alla Grotta

Altri momenti salienti del pellegrinaggio sono stati la S. Messa internazionale nella basilica sotterranea S. Pio X, nel corso della quale si prova una gioia ed uno stupore immenso a fronte della maestosità e grandiosità del concorso di popolo di ogni razza e nazionalità e le varie processioni, sia quella eucaristica che si svolge nel pomeriggio, e si conclude con la benedizione dei malati, sia quella notturna con le fiaccole che si elevano al grido dell'invocazione "Ave Maria": ogni fiaccola è come l'espressione delle innumerevoli persone che salutano Maria come colei che è dichiarata beata da tutte le generazioni, come è detto nel Magnificat.

Ora se essere commossi nel profondo del cuore da questo fiume di luce costituito dalle fiaccole può essere anche un fatto sentimentale, resta però ferma la profonda esperienza e testimonianza religiosa nel pensare che le singole fiammelle sono persone che pregano.

Altro momento di rilievo del pellegrinaggio è stata la Via Crucis che si svolge lungo una collina, le cui stazioni sono gruppi di statue di grandezza naturale: alcuni commenti sono stati condotti direttamente dal nostro gruppo.

Sono stati inoltre visitati i vari luoghi in Lourdes ove è vissuta Santa Bernadetta.

Non è mancata infine la solidarietà con quelli che sono un po' i protagonisti di Lourdes: gli ammalati, sia partecipando ad un concertino organizzato per essi ( nel corso del quale hanno anche suonato Moccia e Chiadò ), sia soprattutto fraternizzando con i giovani handicappati: con uno di questi non si è mancato di giocare al pallone.

Frutti spirituali

L'entusiasmo e l'arricchimento spirituale ottenuto in pellegrinaggio è emerso soprattutto nella tavola rotonda conclusiva, che si è tenuta nella Cité Secours dal nostro gruppo, sotto la guida del Cappellano: tutte le testimonianze dei partecipanti sono state di viva soddisfazione e di profonda gratitudine alla Vergine Madre, per i frutti spirituali conseguiti e ciò anche da parte di coloro che, per loro ammissione, erano andati a Lourdes inizialmente solo con intendimenti turistici, ma non certo per pregare.

A scopo esemplificativo si riportano alcune impressioni dei giovani che sono intervenuti al pellegrinaggio.

Marco Chiadò Caponet

L'esperienza fatta ha avuto un'espressione finale nella tavola rotonda in chiusura del pellegrinaggio.

Gli argomenti emersi sono stati i vari aspetti della vita religiosa di Lourdes.

La cosa che mi ha colpito di più è stata l'autentica cristianità, da parte di persone di tutto il mondo, con differenti colori di pelle.

Inoltre chiunque si rechi nel recinto della Grotta non riesce fare a meno di entrare nel clima spirituale.

Si parla tanto dei miracoli di Lourdes; i malati fanno questi pellegrinaggi per avere questa guarigione.

Pensando viene subito in mente un cambiamento fisico ( guarigione da malattia, da cecità, ecc. ), ma il vero miracolo è quello interiore, spirituale.

Come pellegrinaggio personale è stato un motivo per conoscere meglio le strade del Signore e penso, anche se potrò farne ancora, che resterà sempre uno dei migliori momenti della mia vita.

Roberto Viltono

A Lourdes mi sono trovato bene e sono stato particolarmente impressionato dalla Messa pontificale, per la partecipazione di tanta folla e di varie nazionalità, nonché dalla processione serale con le fiaccole ( aux Flambeaux ).

La cosa però che mi ha colpito di più è la partecipazione attiva degli ammalati e degli handicappati e il grande amore serbato da tutti nei loro confronti.

Sono stato pure toccato dal luogo dove eravamo ospitati, cioè la Cité Secours, per il raccoglimento dell'ambiente e per la dedizione delle persone, tutte volontarie, che ci hanno accolto e ci servivano.

Stefano Varetto

Sono andato a Lourdes spinto dalla curiosità.

Ma dopo il primo incontro in questo luogo di preghiera, mi sono sentito sempre più interessato, ed ho avvertito una luce interiore, specialmente davanti alla grotta, che conserva l'impronta originaria.

Questo mi ha portato a ripensare al mio rapporto con Dio, e ne ho tratto certamente dei frutti.

Roberto Bozza

Ho partecipato al pellegrinaggio spinto un po' dalla curiosità e un po' dal desiderio di andare all'estero.

Ma trovandomi nel recinto del Santuario ho percepito un'impressione caratteristica, forse inizialmente suggerita dal trovarmi tra tante persone aventi lo stesso fine di rendere culto a Dio nel luogo scelto dall'Immacolata.

La viva convinzione di queste persone ha fatto crescere in me un'analoga convinzione, per cui mi sono sentito animato da spirito di fede.

Mario Giannetti