In memoriam  

B294-A13

Prof. Albino Baiano

Torino, 16/08/1916, + 22/11/2006

Ricordare il Catechista Albino Baiano, delineando in poche linee una personalità così ricca e dotata, non è agevole.

Ma l'affetto fraterno che ci ha vincolato, e ci unisce tuttora a Lui, ci interpella a lasciarne qualche segno, pur consapevoli di dire ben poca cosa.

Il caro Albino si è trovato, ancora giovanissimo, a dover gestire l'azienda paterna "Ettore Baiano fabbrica mobili d'arte", subentrando non solo al padre Ettore, ma altresì al fratello Giovanni, anche lui Catechista, morto prematuramente.

Quanto abbia realizzato, con l'altro fratello, Ferdinando, nella gestione e sviluppo dell'attività imprenditoriale, è storia contemporanea: lo attestano tra l'altro i riconoscimenti tributatigli nel settore dell'artigiano del legno, e in particolare dall'Istituto Scuole Tecniche San Carlo, di cui era consigliere.

Fu inoltre un responsabile rappresentante irreprensibile dei piccoli industriali nel campo della falegnameria.

Ma ancor più vivo nei nostri cuori è il servizio e la testimonianza che egli ha reso come Catechista all'Unione, particolarmente nell'ambito dei coniugati, congiuntamente alla sua sposa, signora Chiara, e soprattutto come consigliere della Casa di Carità Arti e Mestieri, servizio in cui si è prodigato per lunghi anni.

Delicatissimo e premuroso verso i famigliari, si è costantemente ispirato nella sua vita all'animazione della realtà umana - famiglia, amicizia, lavoro - con l'amore a Gesù Crocifisso, dimostrandosi un valido discepolo di fr. Teodoreto.

Rinnoviamo le più sentite condoglianze per la Vedova, nell'intendimento di seguire il suo luminoso esempio di vita.

Canonico don Giovanni Battista Arbinolo

Torino, 17/11/1915, + 22/02/2007

Figura insigne del clero torinese, a tutti noto per il suo zelo apostolico e la fecondissima attività che ha contrassegnato la sua missione sacerdotale.

É stato il fondatore della Città dei Ragazzi, nell'immediato dopoguerra, per prestare assistenza e formazione alle giovani vittime di quegli anni difficili, favorendone l'educazione anche con il metodo dell'autogestione.

Devotissimo di Maria, ha seguito e curato in particolare il messaggio della "Madonna dei Poveri". di Banneux ( Belgio ), attenendosi allo spirito e tenendo i contatti con pellegrinaggi.

Lo ricordiamo con riconoscenza per i contatti da Lui mantenuti con l'Unione e soprattutto con la Casa di Carità Arti e Mestieri: infatti una sede di questa è sorta nei locali della Città dei Ragazzi.

Luminosissimo modello sacerdotale, alla cui intercessione affidiamo le nostre opere.