Quale cristianesimo nel mondo "Postmoderno"

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- Card. Carlo Maria Martini -

Pubblichiamo alcuni stralci dal discorso tenuto dal cardinale Carlo Maria Martini al 44° Capitolo generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, il 3 maggio 2007,1 avvalendoci del testo adattato pubblicato da "Avvenire". del 27 luglio 2008.

Ne raccomandiamo la lettura e la riflessione, anche per le applicazioni alle nostre catechesi, specie verso i giovani

Un periodo straordinario nella storia della Chiesa

Non c'è mai stato nella storia un periodo così straordinario per il cattolicesimo, sia per la sua diffusione che per il numero di teologi. [ … ]

Tutto ciò è avvenuto in un mondo carico di problemi e di sfide, come la ingiusta distribuzione delle ricchezze e delle risorse, la povertà e la fame, i problemi della violenza diffusa e del mantenimento della pace.

È poi particolarmente vivo il problema della difficoltà di comprendere con chiarezza i limiti della legge civile in rapporto alla legge morale. [ … ]

Una mentalità postmoderna 2

Eppure per colpa di una certa mentalità postmoderna ora non esistono più criteri con cui verificare che cosa sia una civiltà vera e autentica. [ … ]

Nel nostro mondo di oggi vi è infatti una istintiva preferenza per i sentimenti sulla volontà, per le impressioni sull'intelligenza, per una logica arbitraria e la ricerca del piacere su una moralità ascetica e coercitiva.

Questo è un mondo in cui sono prioritari la sensibilità, l'emozione e l'attimo presente.

L'esistenza umana diventa un luogo in cui vi è libertà senza freni. [ … ]

In questo clima, è conseguente il rifiuto del senso del peccato e della redenzione.

Si dice: "Tutti sono uguali, ma ogni persona è unica".

Esiste il diritto assoluto di essere unici e di affermare se stessi.

Ogni regola morale è obsoleta.

Non esiste più il peccato, né la redenzione e tanto meno il ".rinnegare se stessi".

La vita non può più essere vista come un sacrificio o una sofferenza. [ … ]

Le nuove sfide del Cristianesimo

Forse questa situazione è migliore di quella che esisteva prima.

Perché il cristianesimo ha la possibilità di mostrare meglio il suo carattere di sfida, di oggettività, di realismo, di esercizio della vera libertà, di religione legata alla vita del corpo e non solo della mente.

In un mondo come quello in cui viviamo oggi, il mistero di un Dio non disponibile3 e sempre sorprendente acquista maggiore bellezza; la fede compresa come un rischio diventa più attraente.

Il cristianesimo appare più bello, più vicino alla gente, più vero.

Il mistero della Trinità appare come fonte di significato per la vita e un aiuto per comprendere il mistero dell'esistenza umana.

"Esamina tutto con discernimento".4

Non avere paura di ciò che è diverso o nuovo, ma consideralo come un dono di Dio.

Prova ad ascoltare cose molto diverse dalle tue ma senza giudicare immediatamente chi parla.

I giovani sono molto sensibili ad un atteggiamento di ascolto senza giudizi.

La fede è il grande rischio della vita.

Tutto deve essere dato via per Cristo.

Metti i poveri al centro della tua vita perché essi sono gli amici di Gesù.

Preghiera, umiltà e silenzio

Per aiutare a sviluppare queste attitudini, propongo quattro esercizi:

1. Lectio divina

È una raccomandazione di Giovanni Paolo II: "In particolare è necessario che l'ascolto della Parola diventi un incontro vitale, nell'antica e sempre valida tradizione della lectio divina che fa cogliere nel testo biblico la parola viva che interpella, orienta, plasma l'esistenza".5

La Parola di Dio nutre la vita, la preghiera e il viaggio quotidiano, è il principio di unità della comunità in una unità di pensiero, l'ispirazione per il rinnovamento continuo e per la creatività apostolica.6

2. Autocontrollo

Dobbiamo imparare di nuovo che sapere opporsi alle proprie voglie è qualcosa di più gioioso delle concessioni continue che appaiono desiderabili ma che finiscono per generare noia e sazietà.

3. Silenzio

Dobbiamo allontanarci dalla insana schiavitù del rumore e delle chiacchiere senza fine, e trovare ogni giorno almeno mezz'ora di silenzio e mezza giornata ogni settimana per pensare a noi stessi, per riflettere e pregare.

Questo potrebbe sembrare difficile, ma quando si riesce a dare un esempio di pace interiore e tranquillità che nasce da tale esercizio, anche i giovani prendono coraggio e trovano in ciò una fonte di vita e di gioia mai provata prima.

4. Umiltà

Non credere che spetti a noi risolvere i grandi problemi dei nostri tempi.

Lascia spazio allo Spirito Santo che lavora meglio di noi e più profondamente.

Non cercare di soffocare lo Spirito negli altri, è lo Spirito che soffia.

Piuttosto, sii pronto a cogliere le sue manifestazioni più sottili.

Per questo hai bisogno di silenzio.

"La Parola di Dio nutre la vita"


1 Di tale Capitolo abbiamo dato sommaria informazione nel bollettino n° 288, con la notizia della rielezione di fr. Alvaro Rodriguez Echeverria a Superiore generale della Congregazione.

2 Con questo termine s'intende la tendenza a considerare inaccettabili e superate le certezze ideali, filosofiche, scientifiche ritenute proprie della modernità ( dal Dizionario De Mauro ).

3 Intendiamo l'espressione "Dio non disponibile" nel senso che Egli si presenta come Carità, e pertanto Bene assoluto e Verità, non manipolabile alle opinioni e alle tendenze personali, e che rivela l'abisso del suo amore nell'Incarnazione e nella Redenzione di Gesù

4 Sintesi di "Avvenire".

5 Novo Millennio Ineunte, n. 39.

6 Ripartendo da Cristo, n. 24.