Il crocifisso Risorto |
B344-A1
All'ora eletta il giubilo di vita nuova infondi al Corpo tuo già esanime, d'eternità l'effondi:
le sacre Piaghe gloriano la tua Divinità, che, già latente, sfolgora in Te che sei risorto dal triduo eucaristico in cui Ti offrivi morto:
disserra nuova epoca la tua Umanità.
La morte Tu annichili in sbocco della Storia, la forza che si libera è ritmo di vittoria:
tremò la terra attonita, l'istante recepì.
In Te rilanci l'empito di energia vitale, assumi il nuovo stadio d'esistere immortale:
con un bagliore rapido fulgore rifluì.
S'affloscia in sé la Sindone che Ti cingeva avvolto, non serra più la spoglia, ma immagine ne ha colto ad attestare l'attimo in cui trasfigurò.
Trapassi intatto gli argini che serrano la tomba, la greve pietra rotola inerte e ne rimbomba la terra.
Quello strepito le guardie subissò.
Il tuo sepolcro è lucido di prima eterna aurora.
A pie donne gli Angeli annunciano che è l'ora eletta di tua gloria che non si occulta più.
Con il tuo Corpo, etereo trascorri in infinita ascesa oltre lo spazio, da Te l'ora è scandita.
In Te si svela l'Essere: Logos di Dio sei Tu.
Così fra i tuoi discepoli a cui le Piaghe mostri: quei vivi segni appellano ogni uomo a che si prostri da poi che primo il Didimo gridò: " Oh Dio mio!"
Disciolto senza vincoli appari di persona, ma in Croce già il miracolo donasti nell'icona d'Agnello offerto vittima d'amore estremo a Dio.
All'atto di risorgere dall'antro della terra Ti ergi solitario, nessuno Ti rinserra:
invece sopra il Golgota la folla Ti seguì.
Serba il Mondo immagine che Tu sei il Crocifisso su cui da sempre gli uomini lo sguardo hanno affisso: nel darti in olocausto tua gloria trasalì.