Catechismo degli Adulti

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Il mistero della risurrezione

Cat. Chiesa Cat. 645-647

269 Avvenimento diverso

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La risurrezione di Gesù può essere considerata un fatto storico?

È questa una domanda importante per la fede.

La risurrezione di Gesù si riflette nella storia con dei segni: il sepolcro vuoto, le apparizioni del Risorto, la conversione e la testimonianza dei discepoli, i miracoli e altre manifestazioni dello Spirito.

Tuttavia si tratta di un avvenimento non osservabile direttamente come i normali fatti storici: un avvenimento reale senza dubbio, ma di ordine diverso.

I Vangeli narrano le sue manifestazioni, ma non lo raccontano in se stesso, perché non può essere raccontato.

Le sue modalità rimangono ignote.

Con la risurrezione, Gesù non è tornato alla vita mortale di prima, come Lazzaro, la figlia di Giàiro o il figlio della vedova di Nain; è entrato in una dimensione superiore, ha raggiunto in Dio la condizione perfetta e definitiva di esistenza.

Non è tornato indietro, ma è andato avanti e adesso non muore più.

Il nostro linguaggio non può descriverlo come veramente è: i risorti sono "come angeli nei cieli" ( Mc 12,25 ) e il loro corpo è un "corpo spirituale" ( 1 Cor 15,44 ), trasfigurato secondo lo Spirito, vero ma diverso da quello terrestre, come la pianta è diversa dal seme.

270 Oggetto di fede

I discepoli, che hanno incontrato Gesù concretamente vivo, interpretano questa esperienza alla luce delle attese di salvezza dell'Antico Testamento e usano consapevolmente un linguaggio simbolico: lo presentano come risvegliato, rialzato in piedi, risorto, innalzato, intronizzato alla destra di Dio.

Il mistero trascende la nostra comprensione e può essere affermato solo per fede, ragionevolmente però, a motivo dei segni.

271 La risurrezione di Gesù si manifesta nella storia, ma in se stessa trascende la storia.

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