Res novae e solidarietà |
Tra due anni celebreremo il centenario della Rerum novarum di Leone XIII, che è stato uno dei documenti magisteriali più significativi di questo ultimo secolo perchè ha aperto alla Chiesa le strade inedite e difficili del rapporto con la realtà sociale di un mondo trasformato dalla rivoluzione industriale.
La Chiesa, nonostante resistenze e titubanze di qualche suo figlio, accettò, con lungimirante coraggio, la sfida che le veniva dalla cosiddetta questione operaia e si adoperò perchè la sua presenza e la sua testimonianza si esprimessero nelle forme esigenti della carità, che non accetta cedimenti quando è in gioco la dignità dell'uomo "fatto ad immagine e somiglianza di Dio" ( Gen 1,26 ).
L'attuale contesto storico non è più quello della Rerum novarum, ma le sfide che provengono dalle presenti res novae non sono, per la Chiesa, meno impegnative:
la dimensione planetaria delle questioni,
l'integrazione dei popoli in un'Europa attraversata da un'inquieta ricerca di identità culturale e politica,
le trasformazioni del lavoro, dell'economia,
costituiscono un ordine del giorno eccezionale nell'agenda dei lavori della Chiesa.
La Chiesa italiana non si tira indietro.
In vista del centenario della Rerum novarum i suoi Vescovi intendono avviare un processo educativo e formativo che alimenti, nei cattolici, nei laici soprattutto, la convinzione dell'improrogabile necessità di una nuova evangelizzazione del sociale, in particolare del mondo del lavoro, dell'economia, della politica, alla quale, con accorata sollecitudine, spesso ci richiama il Santo Padre Giovanni Paolo II.
Questa nostra "Nota pastorale" vuole essere un 'segno' che nell'occasione importante e propizia del centenario della Rerum novarum, incoraggia verifiche e testimonianze affichè la pastorale sociale della Chiesa italiana conosca nuovi slanci di generosa missionarietà.
Affidiamo il centenario della Rerum novarum alla Madonna, alla quale confidiamo i nostri propositi di bene.
Roma, 4 ottobre 1989, Festa di S. Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia
Fernardo Charrier Vescovo di Alessandria
Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro
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