L'iniziazione cristiana - 2 |
27 Il gruppo è l'ambiente umano in cui concretamente il fanciullo incontra e fa l'esperienza della Chiesa: "Poiché i fanciulli da iniziarsi sono spesso in rapporto con qualche gruppo di compagni già battezzati, che si preparano con la catechesi alla Confermazione e all'Eucaristia, l'iniziazione è impartita gradatamente e si appoggia come su fondamento in questo stesso gruppo catechistico" ( RICA, 308 ).
La scelta può cadere su un gruppo catechistico esistente o su un altro appositamente formato.
Qualunque sia il gruppo in cui il fanciullo catecumeno si inserisca, esso deve, per il fine che si propone, assumere una fisionomia particolare, essere cioè un gruppo ben caratterizzato ecclesialmente, accogliente, catecumenale, esperienziale.
Questo gruppo deve essere capace di vera accoglienza, in modo che il fanciullo catecumeno non si senta un estraneo, ma venga a trovarsi a casa sua, tra veri amici, che sono come lui in cammino.
La sua diversità di catecumeno - che non può e non deve essere annullata o sminuita - dovrebbe essere vissuta come una opportunità di tutto il gruppo.
Questo è possibile se il gruppo catecumenale che si forma sa porsi alla scoperta di Cristo, del Vangelo, della Chiesa, e gradualmente cresce nella fede e vive e celebra la conversione a Cristo;
se a un tipo di catechesi piuttosto sistematica preferisce quella più propriamente evangelizzatrice e kerigmatica;
se non ha scadenze precostituite ne date della prima Comunione e della Confermazione fissate per tutti, ma è attento e rispettoso della diversa maturazione delle persone;
se si propone di rispettare la dinamica unitaria dei sacramenti dell'iniziazione.
Nel gruppo il catecumeno deve poter fare, insieme con i suoi coetanei, le molteplici esperienze della vita cristiana: ascolto della Parola, preghiera personale e comunitaria, esercizio della carità, partecipazione alla vita della comunità…
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