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Se vuoi, puoi guarirmi

Tante malattie colpiscono gli uomini e anche i bambini.

Alcune sono terribili e neppure i medici sono capaci di guarirle.

A volte, anche se la malattia non è grave, il malato perde la fiducia e si sente solo.

Parenti e amici si stringono con affetto intorno a lui.

C'erano molti lebbrosi, al tempo di Gesù; La gente li cacciava fuori dall'abitato, perché aveva paura del contagio e anche perché credeva che fossero maledetti da Dio.

Così i lebbrosi erano costretti a vivere nascosti nelle grotte e temevano persino di farsi vedere.

Ma quando passava Gesù, essi, con il volto e il corpo sfigurati, si avvicinavano: lui, almeno, li avrebbe accolti con amore e forse li avrebbe guariti dal male.

Un giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò ai piedi pregandolo.

"Signore, se vuoi, puoi sanarmi".

Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "lo voglio, sii risanato!".

E subito la lebbra scomparve da lui.

Gesù gli ordinò di non dirlo a nessuno.

Vangelo di Lc 5,12-14

La fama di Gesù si diffondeva, folle numerose andavano da lui per ascoltarlo e farsi guarire.

Ma Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare.

Gesù non compie miracoli per essere ammirato dalla gente, ma per mostrare che Dio è vicino a chi soffre e si prende cura di lui.

Il suo amore potente è più forte di ogni male.

Coloro che hanno fiducia in Gesù e lo seguono possono anche oggi scoprire i segni della bontà di Dio e compiere le sue opere.

Le opere dell'amore Dare da mangiare a chi ha fame; visitare i malati e quelli che sono soli; confortare le persone che soffrono; accogliere quelli che non hanno casa e quelli che cercano lavoro; perdonare le offese ricevute; pregare Dio per i vivi e per i morti: Se viviamo così, allora seguiamo davvero Gesù.

Tutta la vita dei cristiani deve essere opera d'amore.

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