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Non piangere!

Giunge per tutti il momento del dolore.

Con la fede e il coraggio, riusciamo a superare molte difficoltà.

Ma quando arriva la morte, allora ci sentiamo poveri e deboli.

La morte è triste e fa paura.

Più di una volta anche Gesù si trovò di fronte a persone che piangevano la morte di un loro caro e ne ebbe grande compassione.

Chi lo seguiva, un giorno vide un fatto straordinario.

Gesù si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla.

Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei.

Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: "Non piangere!".

E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono.

Poi disse: "Giovinetto, dico a te, alzati!".

Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare.

Vangelo di Lc 7,11-15

Quando la gente vide che Gesù era più potente della morte, presa da stupore, rese grazie a Dio dicendo: "Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo".

Vangelo di Lc 7,16

Perché Gesù è più potente della morte?

Gesù ha preso su di sé ogni nostra sofferenza e ha volontariamente accettato anche la morte.

Ma il terzo giorno è risuscitato, perché egli è il Signore della vita.

A coloro che lo seguono senza stancarsi, Gesù dona la sua stessa vita.

Anche loro saranno più forti della morte e un giorno risorgeranno.

Ecco la nostra speranza: Io credo, risorgerò!

Questo mio corpo vedrà il Salvatore.

Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera.

Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi.

Io credo, risorgerò! Questo mio corpo vedrà il Salvatore.

Leggi il Sal 116

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