9 maggio 1965

Questo maggio, Figli carissimi, non è sereno, nel cielo del mondo.

Noi pregheremo perché lo sia.

Lo sia nei ricordi degli anniversari, che il maggio ci porta, delle guerre passate, terribili e dolorose esperienze che ci devono ammonire a dare alla nuova storia nuovi principii;

quelli della fratellanza, della giusta libertà, del rispetto reciproco, della giustizia che trova nel timore di Dio le sue supreme ragioni.

Pregheremo perché il progresso e la prosperità non servano a dare armi in mano delle nuove generazioni, ma strumenti di pace e di lavoro, e mezzi di aiuto a chi ne ha bisogno.

Pregheremo affinché le grandi idee cristiane della vera pace, predicate dai Papi Nostri Predecessori e specialmente da Papa Giovanni con la sua "Pacem in terris", entrino nel cuore di tutti e abbiano ragione dell'orgoglio e dell'egoismo che rendono nemici gli uomini fra loro.

Maria ci ottenga la potenza dell'amore, più forte della potenza dell'odio, dell'orgoglio e della vendetta.