26 dicembre 1966

La Vostra presenza Ci invita a questa preghiera festiva e Ci autorizza a rinnovare i Nostri auguri di ieri, e ad aggiungerne altri per la comprensione e per la pratica di quel cristianesimo di cui il Natale è stato l'inizio.

La festa di S. Stefano ce ne indica la traccia; e Ci piace pensare in lui ad una vita cristiana

- piena di Spirito Santo, com'era la sua,

- piena di sapienza e di giovanile vigore,

- tutta dedita al servizio del prossimo - alla « diaconia »:

S. Stefano era appunto il primo diacono, - e così coraggiosa da non rifuggire dalla « testimonianza »;

S. Stefano fu il primo martire, il primo testimonio di Cristo, mediante la parola ed il sangue.

La Chiesa, il mondo hanno bisogno di cristiani sapienti, e coraggiosi; e questo è oggi il Nostro augurio e la Nostra Benedizione.