Santo Domingo

Indice

Gesù Cristo ieri, oggi e sempre

2 Questa Conferenza si tiene per celebrare Gesù Cristo, per ringraziare Dio della sua presenza su queste terre dell'America, dove cinquecento anni fa incominciò a diffondersi il messaggio della salvezza.

Si tiene per celebrare il radicamento della Chiesa, che durante questi cinque secoli, nel nuovo mondo, ha dato frutti così abbondanti di santità e di amore.

Gesù Cristo è la verità eterna che si è manifestata nella pienezza dei tempi.

E proprio per trasmettere a tutti i popoli la Buona Novella, ha fondato la sua Chiesa con la specifica missione di evangelizzare: « Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura ». ( Mc 16,15 )

Si può dire che in queste parole è contenuto il solenne proclama dell'evangelizzazione.

Così, dopo quel giorno in cui gli apostoli ricevettero lo Spirito Santo, la Chiesa incominciò il grande compito dell''evangelizzazione.

San Paolo lo esprime con una frase lapidaria ed emblematica: « Evangelizare lesum Christum », « annunciare Gesù Cristo ». ( Gal 1,16 )

Questo è quanto hanno fatto i discepoli del Signore in tutte le epoche e in tutto il mondo.

3 In questo singolare progresso, l'anno 1492 segna una data chiave.

Infatti, il 12 ottobre - oggi ricorrono esattamente cinque secoli - l'ammiraglio Cristoforo Colombo, con le tre caravelle provenienti dalla Spagna, giunse in queste terre e su di esse piantò la croce di Cristo.

L'evangelizzazione propriamente detta, senza dubbio, ebbe inizio con il secondo viaggio degli scopritori, accompagnati dai primi missionari.

Incominciava così la semina del dono prezioso della fede.

Come, quindi, non ringraziare Dio per questo, insieme a voi, cari fratelli vescovi, che oggi rendete presenti a Santo Domingo tutte le Chiese particolari dell'America Latina?

Come non rendere grazie per i frutti copiosi nati dai semi piantati durante questi cinque secoli da tanti e tanto coraggiosi missionari!

Con l'arrivo del Vangelo in America, si amplia la storia della salvezza, cresce la famiglia di Dio, si moltiplica « a gloria di Dio il numero di coloro che rendono grazie ». ( 2 Cor 4,15 )

I popoli del Nuovo Mondo erano « popoli nuovi… completamente sconosciuti al Vecchio Mondo fino all'anno 1492 », ma « conosciuti da Dio dall'inizio dei tempi e da lui abbracciati per sempre con quella paternità rivelata dal Figlio nella pienezza dei tempi ( Gal 4,4 ) ».10

Nei popoli dell'America, Dio ha scelto un nuovo popolo, lo ha inserito nel suo disegno di redenzione, lo ha reso partecipe del suo Spirito.

Mediante l'evangelizzazione e la fede in Cristo, Dio ha rinnovato la sua alleanza con l'America Latina.

Rendiamo grazie a Dio, inoltre, per il gran numero di evangelizzatori che hanno lasciato la loro patria e hanno dato la loro vita per seminare nel nuovo mondo la vita nuova della fede, la speranza e l'amore.

Non erano spinti dalla leggenda dell'El Dorado, ne da interessi personali, ma dal sollecito richiamo a evangelizzare quei fratelli che ancora non conoscevano Gesù Cristo.

Essi annunciarono « la bontà di Dio, Salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini » ( Tt 3,4 ) a popolazioni che sacrificavano agli dei perfino vittime umane.

Essi testimoniarono, con la vita e le parole, l'umanità che scaturisce dall'incontro con Cristo.

Grazie alla loro testimonianza e alla loro predicazione, il numero di uomini e donne che si aprivano alla grazia di Cristo si moltiplicò: « Come le stelle del cielo e come la sabbia innumerevole che si trova sulla spiaggia del mare ». ( Eb 11,12 )

4 Fin dai primordi dell'evangelizzazione, la Chiesa cattolica, animata dalla fedeltà allo Spirito di Cristo, ha difeso strenuamente gli indios, proteggendo i valori contenuti nella loro cultura, facendosi promotrice di umanità di fronte agli abusi di colonizzatori spesso senza scrupoli.

La denuncia delle ingiustizie e dei maltrattamenti a opera di Montesinos, di Las Casas, di Córdoba, di fra Juan del Valle e di tanti altri, è stata come un grido prolungato da cui è scaturita una legislazione ispirata al riconoscimento del valore sacro della persona.

La coscienza cristiana affiorava con profetico coraggio in quella cattedra di dignità e di libertà che fu, all'Università di Salamanca, la Scuola di F. da Viteria,13 e in tanti illustri difensori degli indigeni, sia in Spagna che in America Latina.

Nomi ben conosciuti e ricordati con ammirazione e gratitudine in occasione del V Centenario.

Per quel che mi riguarda, e per definire i contorni della verità storica ponendo in rilievo le radici cristiane e l'identità cattolica del continente, ho suggerito di realizzare un simposio internazionale sulla storia dell'evangelizzazione dell'America, organizzato dalla Pontificia Commissione per l'America Latina.

I dati storici indicano che fu compiuta una valida, feconda e ammirevole opera evangelizzatrice e che, tramite questa, la verità su Dio e sull'uomo giunse in America a un punto tale che, di fatto, l'evangelizzazione stessa divenne una sorta di banco d'accusa per i responsabili di simili abusi.

Della fecondità del seme del Vangelo, depositato in queste terre benedette, ho potuto essere testimone durante i viaggi apostolici che il Signore mi ha concesso di effettuare presso le vostre Chiese particolari.

Come non manifestare apertamente a Dio la mia calorosa gratitudine, per aver potuto conoscere da vicino la realtà viva della Chiesa in America Latina!

Nei miei viaggi sul continente, come pure durante le vostre visite ad limina e altri incontri - che hanno rafforzato i legami della collegialità episcopale e la corresponsabilità nella sollecitudine pastorale per tutta la Chiesa - ho potuto verificare ripetutamente il rigoglio della fede delle vostre comunità ecclesiali e contemporaneamente misurare la mole delle sfide che si pongono alla Chiesa, indissolubilmente legata alla sorte dei popoli del continente.

5 L'attuale Conferenza generale si svolge per tracciare le linee maestre di un'azione evangelizzatrice che ponga Cristo nel cuore e sulle labbra di tutti i latinoamericani.

Questo è il nostro compito: far sì che la verità su Cristo e sull'uomo penetri sempre più profondamente in tutti gli strati della società e la trasformino.14

Nelle sue deliberazioni e conclusioni, questa Conferenza deve saper coniugare i tre elementi dottrinali e pastorali che costituiscono le tre coordinate della nuova evangelizzazione: cristologia, ecclesiologia e antropologia.

Sostenuti da una profonda e solida cristologia, basati su una sana antropologia e in possesso di una chiara e corretta visione ecclesiologica, si devono affrontare le sfide che oggi si pongono di fronte all'azione evangelizzatrice della Chiesa in America.

Proseguendo, desidero fare insieme a voi alcune riflessioni che, secondo l'indicazione del tema della Conferenza e come segno di profonda comunione e corresponsabilità ecclesiale, vi aiutino nel vostro ministero di pastori generosamente consacrati al gregge che il Signore vi ha affidato.

Si tratta di indicare alcune priorità dottrinali e pastorali partendo dalla prospettiva della nuova evangelizzazione.

Indice

10 Omelia, 1.1.1992
13 Discorso, 14.5.1992
14 Discorso alla Pontificia Commissione per l'America Latina, 14.6.1991