Santo Domingo

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La nuova evangelizzazione

23 Ogni evangelizzazione prende avvio dal mandato di Cristo ai suoi apostoli e successori, si sviluppa nella comunità dei battezzati, nel seno di comunità vive che condividono la fede ed è rivolta a rafforzare la vita di adozione filiale in Cristo, che si esprime principalmente nell'amore fraterno.

Dopo che ci saremo domandati che cos'è la nuova evangelizzazione potremo meglio comprendere come essa abbia il suo punto di partenza nella Chiesa, nella forza dello Spirito, in un continuo processo di conversione, come cerchi di testimoniare l'unità nella diversità dei ministeri e dei carismi e viva intensamente il suo impegno missionario.

Solo una Chiesa evangelizzata è capace di evangelizzare.

Le tragiche situazioni di ingiustizia e sofferenza della nostra America, che si sono fatte ancora più acute dopo Puebla, chiedono risposte che potrà dare solo una Chiesa segno di riconciliazione e portatrice della vita e della speranza che scaturiscono dal Vangelo.

24 Che cos'è la nuova evangelizzazione?

La nuova evangelizzazione ha come punto di partenza la certezza che in Cristo sono presenti « imperscrutabili ricchezze » ( Ef 3,8 ) che non esauriscono nessuna epoca o cultura e alle quali noi uomini possiamo sempre ricorrere per il nostro arricchimento.6

Parlare di nuova evangelizzazione significa riconoscere che ne è esistita una antica o prima.

Sarebbe improprio parlare di nuova evangelizzazione di tribù o di popoli che non abbiano mai ricevuto il Vangelo.

In America Latina ci si può esprimere in questo modo, poiché da 500 anni qui si è compiuta una prima evangelizzazione.

Parlare di nuova evangelizzazione non significa che quella precedente sia stata nulla, infruttuosa o non duratura.

Significa che oggi ci sono sfide nuove, nuove istanze che si presentano ai cristiani e alle quali è urgente rispondere.

Parlare di nuova evangelizzazione, come ha avvertito il Papa nel discorso inaugurale di questa IV Conferenza, non significa proporre un nuovo Vangelo diverso dal primo: c'è un solo e unico Vangelo dal quale si possono attingere lumi nuovi per i problemi nuovi.

Parlare di nuova evangelizzazione non vuoi dire rievangelizzare.

In America Latina non si tratta di prescindere dalla prima evangelizzazione, ma piuttosto di partire dai ricchi e abbondanti valori che essa ha lasciato per approfondirli e completarli correggendo le precedenti carenze.

La nuova evangelizzazione sorge in America Latina come risposta ai problemi che presenta la realtà di un continente nel quale esiste una tale separazione tra fede e vita che arriva fino a produrre clamorose situazioni di ingiustizia, diseguaglianza sociale e violenza.

Implica affrontare la grandiosa opera di infondere energie al cristianesimo dell'America Latina.

Secondo Giovanni Paolo II la nuova evangelizzazione è qualcosa di operativo, di dinamico.

È innanzitutto una chiamata alla conversione7 e alla speranza, che si fonda sulle promesse di Dio e che ha come certezza indistruttibile la risurrezione di Cristo, primo annuncio e radice di ogni evangelizzazione, fondamento di ogni promozione umana, principio di ogni autentica cultura cristiana.8

È pure un nuovo ambito vitale, una nuova Pentecoste9 dove l'accoglimento dello Spirito Santo farà sorgere un popolo rinnovato, costituito da uomini liberi consapevoli della propria dignità10 e capaci di forgiare una storia veramente umana.

È il complesso di mezzi, azioni e atteggiamenti utili a porre il Vangelo in dialogo attivo con la modernità e il postmoderno, sia per interpellarli, sia per lasciarsi interpellare da questi.

È anche lo sforzo di inculturare il Vangelo nella situazione attuale delle nostre culture.

25 Il soggetto della nuova evangelizzazione è tutta la comunità ecclesiale secondo la propria natura: noi vescovi, in comunione con il Papa, i nostri presbiteri e diaconi, i religiosi e le religiose, e tutti gli uomini e le donne; perché tutti costituiamo il popolo di Dio.

26 La nuova evangelizzazione ha come finalità il formare uomini e comunità mature nella fede e dare risposta alla nuova situazione che stiamo vivendo, provocata dai cambiamenti sociali e culturali della modernità.

Deve tenere presente l'urbanizzazione, la povertà e l'emarginazione.

La nostra situazione è segnata dal materialismo, dalla cultura della morte, dall'invasione delle sette e di proposte religiose di varia origine.

Questa situazione nuova porta con sé anche nuovi valori, l'ansia di solidarietà, di giustizia, la ricerca religiosa e il superamento di ideologie totalizzanti.

Destinatari della nuova evangelizzazione sono anche le classi medie, i gruppi, le popolazioni, gli ambienti di vita e di lavoro, caratterizzati dalla scienza, dalla tecnica e dagli strumenti della comunicazione sociale.

La nuova evangelizzazione ha il compito di suscitare l'adesione personale a Gesù Cristo e alla Chiesa di tanti uomini e donne battezzati che vivono il cristianesimo senza energia, che « hanno perduto il senso vivo della fede, o addirittura non si riconoscono più come mèmbri della Chiesa, conducendo un'esistenza lontana da Cristo e dal suo Vangelo ».11

27 Il contenuto della nuova evangelizzazione è Gesù Cristo, Vangelo del Padre, il quale annunciò con gesti e parole che Dio è misericordioso con tutte le sue creature, che ama l'uomo di un amore senza limiti e che ha voluto entrare nella sua storia per mezzo di Gesù Cristo, morto e risorto per noi, per liberarci dal peccato e da tutte le sue conseguenze e per renderci partecipi della sua vita divina.12

In Cristo tutto acquisisce significato.

Egli rompe l'orizzonte ristretto in cui il secolarismo rinchiude l'uomo, gli restituisce la sua verità e la sua dignità di figlio di Dio e non permette che alcuna realtà temporale, ne gli Stati, ne l'economia, ne la tecnica si trasformino per gli uomini nella realtà ultima alla quale debbano sottomettersi.

Detto con parole di Paolo VI, evangelizzare è annunciare « il nome, l'insegnamento, la vita, le promesse, il regno, il mistero di Gesù di Nazaret, Figlio di Dio ».13

Questa evangelizzazione troverà la forza rinnovatrice nella fedeltà alla parola di Dio, il suo luogo di accoglienza nella comunità ecclesiale, il suo soffio creatore nello Spirito Santo, che crea nell'unità e nella diversità, alimenta la ricchezza carismatica e ministeriale e si proietta nel mondo mediante l'impegno missionario.

28 Come deve essere questa nuova evangelizzazione?

Il Papa ci ha risposto: nuova nel suo ardore, nei suoi metodi e nella sua espressione.

Nuova nel suo ardore. Gesù Cristo ci chiama a rinnovare il nostro ardore apostolico.

Per questo invia il suo Spirito che infiamma oggi il cuore della Chiesa.

L'ardore apostolico della nuova evangelizzazione scaturisce da una radicale conformazione a Gesù Cristo, il primo evangelizzatore.

Quindi il migliore evangelizzatore è il santo, l'uomo delle beatitudini.14

Una evangelizzazione nuova nel suo ardore suppone una fede solida, una carità pastorale intensa e una forte fedeltà che, sotto l'azione dello Spirito, generi una spiritualità, un entusiasmo incontenibile nel compito di annunciare il Vangelo, in grado di risvegliare la capacità di credere per accogliere la Buona Novella della salvezza.

29 Nuova nei suoi metodi. Nuove situazioni richiedono nuove vie per l'evangelizzazione.

Non possono mancare la testimonianza e l'incontro personale, la presenza del cristiano in tutto ciò che costituisce l'umano, così come la fiducia nell'annuncio salvatore di Gesù ( kérygmà ) e nell'azione dello Spirito Santo.

Occorre impiegare, sotto l'azione dello Spirito creatore, la immaginazione e la creatività, affinché il Vangelo giunga a tutti, in maniera pedagogica e convincente.

Poiché viviamo in una cultura dell'immagine dobbiamo essere audaci nell'utilizzare i mezzi che la tecnica e la scienza ci offrono, pur senza mai riporre in essi tutta la nostra fiducia.

D'altra parte è necessario utilizzare quei mezzi che consentano al Vangelo di arrivare al centro della persona e della società, alle radici stesse della cultura e « non in maniera decorativa, a somiglianza di vernice superficiale ».15

30 Nuova nella sua espressione.

Gesù Cristo ci chiede di proclamare la Buona Novella con un linguaggio che renda lo stesso Vangelo di sempre più vicino alle nuove realtà culturali di oggi.

A partire dalla ricchezza inesauribile di Cristo, occorre cercare le nuove espressioni che consentano di evangelizzare gli ambienti contrassegnati dalla cultura urbana e inculturare il Vangelo nelle nuove forme della cultura che si sta imponendo.

La nuova evangelizzazione deve inculturarsi di più nel modo di essere e di vivere delle nostre culture, tenendo in considerazione le particolarità delle diverse culture, specialmente quelle indigene e afroamericane.

( Urge imparare a parlare secondo la mentalità e la cultura di chi ascolta, in sintonia con le sue forme di comunicazione e con i mezzi che sono in uso ).

Così la nuova evangelizzazione continuerà nella linea dell'incarnazione del Verbo.

La nuova evangelizzazione esige la conversione pastorale della Chiesa.

Tale conversione deve essere coerente con il Concilio.

Coinvolge tutto e tutti: a livello della coscienza e della prassi personale e comunitaria, dei rapporti di eguaglianza e di autorità; con strutture e dinamismi che rendano presente ogni volta con maggior chiarezza la Chiesa, in quanto segno efficace, sacramento di salvezza universale.

Indice

6 Discorso inaugurale, n. 6
7 Discorso inaugurale, n. 1
8 Discorso inaugurale, n. 25
9 Discorso inaugurale, nn. 30-31
10 Discorso inaugurale, n. 19
11 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 33
12 Giovanni Paolo II, Omelia a Veracruz, Messico, 7.5.1990
13 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 22
14 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 90-91
15 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 20