Santo Domingo

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Impegni pastorali

114 Ci proponiamo di effettuare le seguenti azioni pastorali:

- Riaffermare l'« opzione preferenziale » per i giovani proclamata a Puebla, non solo in maniera affettiva, ma veramente effettiva; questo deve significare un'opzione concreta per una pastorale giovanile organica, dove ci sia un accompagnamento e un appoggio vero e insieme un dialogo reciproco tra giovani, pastori e comunità.

- L'effettiva opzione per i giovani esige maggiori risorse personali e materiali da parte delle parrocchie e delle diocesi.

Questa pastorale giovanile deve avere sempre una dimensione vocazionale.

115 Per compierla proponiamo un'azione pastorale:

- Che risponda alle necessità di maturazione affettiva e alla necessità di accompagnare gli adolescenti e i giovani in tutto il processo di formazione umana e di crescita della fede.

Occorrerà dare particolare importanza al sacramento della confermazione, affinché la sua celebrazione porti i giovani all'impegno apostolico e a essere evangelizzatori di altri giovani.

- Che abiliti a conoscere e a rispondere criticamente alle provocazioni culturali e sociali che ricevono e li aiuti a impegnarsi nella pastorale della Chiesa e nelle necessarie trasformazioni della società.

116 Che dia dinamismo a una spiritualità della sequela di Gesù, che realizzi l'incontro tra la fede e la vita, che sia promotrice della giustizia, della solidarietà e che incoraggi un progetto capace di speranza e generatore di una nuova cultura di vita.

117 Che assuma le nuove forme celebrative della fede, proprie della cultura dei giovani e favorisca la creatività e la pedagogia dei segni, rispettando sempre gli elementi essenziali della liturgia.

118 Che annunci, negli impegni assunti e nella vita quotidiana, che il Dio della vita ama i giovani e vuole per loro un futuro diverso senza frustrazioni ne emarginazioni, dove la vita piena sia un frutto accessibile a tutti.

119 Che apra agli adolescenti e ai giovani spazi di partecipazione nella stessa Chiesa.

Che sostenga il processo educativo attraverso una pedagogia che sia legata all'esperienza e alla partecipazione e sia capace di trasformazione.

Che promuova un'assunzione di responsabilità attraverso la metodologia del vedere, giudicare, agire, rivedere e celebrare.

Tale pedagogia deve integrare la crescita della fede nel processo di crescita umana tenendo conto dei diversi elementi, come lo sport, la festa, la musica, il teatro.

- Questa pastorale deve tenere in considerazione e rafforzare tutti i processi organici validi e ampiamente analizzati dalla Chiesa, da Puebla fino ad ora.

Si avrà cura, in maniera molto particolare, di dare rilevanza alla pastorale giovanile in ambienti specifici dove vivono e agiscono gli adolescenti e i giovani: contadini, indigeni, afroamericani, lavoratori, studenti, abitanti delle periferie urbane, emarginati, militari e giovani in situazioni critiche.

- La Chiesa con la sua parola e la sua testimonianza deve anzitutto presentare agli adolescenti e ai giovani Gesù Cristo in forma attraente e motivante, in modo tale che sia per loro la via, la verità e la vita che risponde ai loro desideri di realizzazione personale e alle loro necessità di dare senso alla vita stessa.

120 Per rispondere alla realtà culturale attuale, la pastorale giovanile dovrà presentare con forza e in un modo attraente e accessibile alla vita dei giovani gli ideali evangelici.

Dovrà favorire la creazione e l'animazione di gruppi e comunità giovanili vigorose ed evangeliche, che assicurino la continuità e la perseveranza dei processi educativi degli adolescenti e dei giovani e li sensibilizzino e impegnino a rispondere alle sfide della promozione umana, della solidarietà e della costruzione della civiltà dell'amore.

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