Santo Domingo

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Integrazione latinoamericana

204 L'esperienza ci ha dimostrato che nessuna nazione può vivere e svilupparsi solidamente in maniera isolata.

Tutti sentiamo l'urgenza d'integrare ciò che è disperso e di unire gli sforzi perché l'interdipendenza diventi solidarietà e questa possa trasformarsi in fraternità.

Perciò sottolineiamo questi valori a proposito della realtà economica e sociale del mondo e delle aspirazioni di umanizzazione che sono in essa presenti.

I cristiani possono trovare motivazioni molto profonde per continuare questo sforzo.

Gesù Cristo ha reso presente il regno di Dio, un regno di giustizia, di amore e di pace.

Ha realizzato la fratellanza di tutti facendosi nostro fratello e insegnandoci a riconoscerei come figli di uno stesso Padre. ( Mc 14,36 )

Lui stesso ci ha chiamato all'unità: « Perché tutti siano una cosa sola. Come tu, Padre, sei in me e io in tè ». ( Gv 17,21 )

La Chiesa è consapevole del suo singolare protagonismo e del suo ruolo di orientamento quanto alla formazione di una mentalità di appartenenza all'umanità e quanto allo sviluppo di una cultura solidale e di riconciliazione.

205 La necessaria interdipendenza delle persone e quella delle nazioni per un'autentica solidarietà sono caratteristiche umane.

Constatiamo pure, come segno dei tempi, il dinamismo mondiale di nazioni che si associano anche in America Latina.

206 Giovanni Paolo II ha insistito sul fatto che occorre trasformare le strutture che non rispondono alle necessità dei popoli e prima di tutto sul fatto « che le nazioni più forti sappiano offrire a quelle più deboli occasioni d'inserimento nella vita internazionale ».202

Di fronte allo spettacolo di paesi sempre più ricchi di fianco ad altri sempre più poveri, il Papa ha dichiarato: « Occorre cercare soluzioni a livello mondiale, instaurando un'autentica economia di comunione e condivisione dei beni, sia sul piano internazionale che su quello nazionale.

A questo proposito, un fattore determinante che può notevolmente contribuire a superare i gravi problemi che oggi affliggono questo continente, è l'integrazione latinoamericana.

Costituisce una grande responsabilità dei governanti il favorire il già intrapreso processo d'integrazione di alcuni popoli, che la geografia stessa, la fede cristiana, la lingua e la cultura hanno unito definitivamente nel cammino della storia ».203

Sfide

207 Si sperimenta un isolamento e un frazionamento delle nostre nazioni, mentre cresce l'universalizzazione dell'economia planetaria in concomitanza alla formazione e/o riformulazione dei grandi blocchi.

208 La formazione di grandi blocchi che minaccia di lasciare isolato tutto il continente in quanto non risponde ai suoi interessi economici.

- Si assiste a una disintegrazione all'interno dei nostri paesi per effetto di discriminazioni razziali o tra gruppi e per il predominio economico - politico - culturale di interessi particolari, che ostacolano anche l'apertura a spazi più ampi.

- La stessa mancanza di comunione tra le chiese particolari da una nazione all'altra, o tra nazioni vicine del continente, debilita la forza unificante della stessa Chiesa.

Linee pastorali

209 Stimolare e accompagnare gli sforzi a favore dell'integrazione latinoamericana come « patria grande », a partire da una prospettiva di solidarietà che esige, peraltro, un nuovo ordine internazionale.

- Promuovere la giustizia e la partecipazione all'interno delle nostre nazioni, educando a tali valori, denunciando situazioni che li contraddicono e dando testimonianza di un rapporto fraterno.

- Animare iniziative e rafforzare le strutture e gli organismi di collaborazione intraecclesiale che siano necessari o utili, rispettando le diverse competenze.

Accogliere in questo senso il suggerimento del Santo Padre relativo a un incontro degli episcopati di tutto il continente americano.

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202 Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 35
203 Discorso inaugurale, n. 15