Santo Domingo

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Le sfide alla famiglia e alla vita oggi

216 Il cambiamento storico culturale ha incrinato l'immagine tradizionale della famiglia.

Sono sempre più numerose le unioni consensuali libere, i divorzi e gli aborti.

La novità sta nel fatto che questi problemi familiari sono diventati un problema di ordine etico-politico e che una mentalità « laicista » e i mezzi di comunicazione sociale vi hanno contribuito.

217 Con troppa frequenza si disconosce che il matrimonio e la famiglia sono un progetto di Dio, che invita l'uomo e la donna, creati per amore, a realizzare il loro progetto di amore nella fedeltà fino alla morte, e questo a causa del secolarismo imperante, dell'immaturità psicologica e di motivi socio-economici e politici che portano a infrangere i valori morali ed etici della famiglia stessa.

Producendo come risultato la dolorosa realtà di famiglie incomplete, coppie in situazione irregolare e la crescita del numero di matrimoni civili senza celebrazione sacramentale e delle unioni consensuali.

218 Un numero crescente di famiglie dell'America Latina fa appello a governi, società e organismi internazionali a partire dalla propria situazione di miseria e di fame a motivo della disoccupazione, della carenza di abitazioni degne, di servizi educativi e sanitari, dei bassi salari; a partire dall'abbandono degli anziani e dal crescente numero di ragazze madri.

219 Ci sfida la cultura della morte.

Con tristezza umana e preoccupazione cristiana siamo testimoni delle campagne contro la vita che si diffondono in America Latina e nei Caraibi creando turbamento nella mentalità del nostro popolo con una cultura di morte.

L'egoismo, la paura del sacrificio e della croce, uniti alle difficoltà della vita moderna, generano un rifiuto verso il figlio che non viene responsabilmente e gioiosamente accolto nella famiglia, ma considerato come un aggressore.

Si intimoriscono le persone con un vero « terrorismo demografico » che esagera il pericolo che può rappresentare la crescita della popolazione rispetto alla qualità della vita.

Si verifica una distribuzione massiccia di anticoncezionali, in grande maggioranza abortivi.

Enormi fasce di donne sono vittime di programmi di sterilizzazione di massa.

Anche gli uomini soccombono di fronte a queste minacce.

Il nostro continente soffre a causa dell'« imperialismo contraccettivo, che consiste nell'imposizione sui popoli e sulle culture di qualsiasi forma di contraccezione, sterilizzazione o aborto, ritenuta "efficace", senza tener conto delle tradizioni religiose, etniche o familiari di un popolo o di una cultura ».213

Ogni giorno è più ampio il massacro dell'aborto che produce milioni di vittime nei nostri popoli latinoamericani.

La mentalità contro la vita, oltre all'eutanasia prenatale, porta all'eliminazione di bambini appena nati e degli anziani e dei malati, considerati come inutili, improduttivi o « di peso » per la società.

Altre espressioni dell'anticultura della morte sono l'eutanasia, la guerra, la guerriglia, il sequestro, il terrorismo, il traffico di droga.

220 I fedeli cristiani si sentono perplessi di fronte alle contraddizioni e alla mancanza di coerenza degli operatori della pastorale familiare quando non seguono il magistero della Chiesa.214

221 L'America Latina e i Caraibi hanno una popolazione infantile crescente.

I bambini, gli adolescenti e i giovani sono più della metà della popolazione del continente ( 55% ).

Questa « emergenza silenziosa » dell'America Latina costituisce una sfida non solo dal punto di vista numerico, ma specialmente sotto il profilo umano e pastorale.

Infatti, in molte città sono aumentati i « bambini di strada » che vagano giorno e notte senza un focolare e senza futuro.

In alcuni paesi sono stati vittime di campagne di sterminio realizzate da organismi di polizia e privati; bambini senza famiglia, senza amore, senza accesso all'educazione, vale a dire bambini in estrema miseria fisica e morale, spesso conseguenza della disintegrazione familiare.

Si verifica pure un aberrante commercio di bambini e di bambine, il traffico di organi e perfino l'impiego di bambini per culti satanici.

Dal punto di vista dell'educazione alla fede si percepisce una marcata disattenzione a riguardo dei sacramenti e della catechesi.

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213 Santa Sede, Comunicazione alla XII Conferenza dell'OMS, Bangkok, 19-24.6.1988, n. 4
214 Paolo VI, Humanae vitae;
Giovanni Paolo II, Familiaris consortio;
Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia