Santo Domingo

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1.4. Lezioni e sfide

112 Il cristianesimo non può affacciarsi al futuro portando nel cuore il dilemma: pessimismo o ottimismo.

Deve guardarlo con speranza, « dare risposta a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza ». ( 1 Pt 3,15 )

Giovanni Paolo II, nello stabilire il tema per la IV Conferenza, ha detto: « La figura e la missione del Salvatore sarà certamente il centro della Conferenza di Santo Domingo.

I vescovi latinoamericani si riuniranno lì per celebrare Gesù Cristo: la fede e il messaggio del Signore diffuso in tutto il continente.

La cristologia sarà quindi il fondamento dell'assemblea, in modo che, come primo frutto della stessa, il nome di Gesù Cristo, Salvatore e Redentore, rimanga sulle labbra e nei cuori di tutti i latinoamericani ».12

113 Lo sguardo che abbiamo rivolto agli elementi storici che hanno costituito l'evangelizzazione in America Latina ci invita a riflettere e a essere attenti alle sue lezioni in ordine alla nuova evangelizzazione.

I suoi successi e le sue carenze stimolano il nostro impegno.

Ne citiamo alcuni:

114 - la testimonianza dei primi evangelizzatori prova che la vita della Chiesa giunse alla sua pienezza nella santità, opera dello Spirito di Dio.

I santi della nostra storia rappresentano il migliore stimolo per i membri della comunità cattolica;

115 - il rispetto mostrato da molti dei primi evangelizzatori per i « semi del Verbo » presenti nelle culture ci fa riflettere sull'importanza dell'inculturazione.

Una Chiesa che non si incultura non è veramente cattolica.

Le diverse culture presenti nel nostro continente - specialmente quelle indigene e afroamericane - e la cultura moderna che si profila e già influisce, ci spingono a optare per nuovi metodi ed espressioni del messaggio;

116 - l'incontro del mondo americano con il mondo europeo divenne occasione per una vigorosa riflessione di fede a partire dalla realtà umana proposta dalla nuova situazione.

Numerosi teologi e pensatori si posero problemi inediti e apportarono elementi decisivi per l'elaborazione di un nuovo « diritto delle genti » e di un primo diritto internazionale.

La novità del mondo che ora si affaccia, quasi alla fine del XX secolo, richiede l'applicazione di un rinnovato potenziale di riflessione;

117 - l'accidentata storia del Patronato e di altre alleanze - tra Chiesa e Stato o tra gruppi sociali e Chiesa - mostra l'ambiguità di queste situazioni, presenti in una forma o nell'altra sul suo cammino.

Per la Chiesa, chiamata a essere libera, è necessario discernere con lucidità, a partire dal Vangelo, le conseguenze di certe relazioni con gli Stati, le ideologie e gli strati sociali;

118 - il consolidamento di una società pluralista, in cui la visione cristiana e cattolica del mondo è « una tra molte », richiede una riflessione a partire dalla fede.

Ci invita a interrogarci sulla dimensione missionaria delle nostre comunità, sulla nostra stessa testimonianza di fedeltà al Vangelo e sulla significatività del nostro linguaggio e trasmissione di valori.

Acquista grande importanza evangelizzare le culture;

119 - le divisioni interne della Chiesa sono uno scandalo che, in diverse forme, è stato presente durante questi cinquecento anni.

È urgente cercarne, con spirito di carità, le radici e compiere passi decisi per la riconciliazione.

120 Lo sguardo storico ci pone sfide da considerare attentamente.

Ne segnaliamo alcune:

121 - la necessità di rendere effettivo il primato della preghiera e della contemplazione.

Senza questo non ci potrà essere un discernimento autentico ne si potranno compiere opzioni pastorali solide.

L'identità più profonda dell'America Latina è d'indole spirituale;

122 - la necessità di apportare tutto ciò che sia necessario per l'integrazione dei popoli latinoamericani, di questi col mondo e dei gruppi all'interno di ciascun paese.

La comunità cristiana dovrà essere segno di pace, giustizia e riconciliazione;

123 - dall'interno di una società pluralista, la Chiesa deve cercare vie di dialogo, dando contenuto tangibile alla cultura della vita e alla cultura della solidarietà, di fronte a una cultura della morte e della dispersione.

La nuova evangelizzazione dovrà apportare significato alla vita dei latinoamericani che, alle soglie del secolo XXI e del terzo millennio del cristianesimo, richiede ragioni per credere, per sperare e per amare.

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12 Giovanni Paolo II, Discorso alla seconda riunione plenaria della Pontificia Commissione per l'America Latina, Roma 14-6-1991