Santo Domingo

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5.4. Gesù Cristo, fonte, criterio e pienezza di ogni cultura autentica

374 L'incontro del Vangelo con una cultura determinata implica simultaneamente che lo stesso sia compreso, accettato e professato all'interno di questa cultura, e che si possa situare autonomamente rispetto alle caratteristiche proprie della stessa.

L'inculturazione della fede « è una trasformazione inferiore degli autentici valori culturali per la loro integrazione nel cristianesimo e per il radicamento del cristianesimo nelle diverse culture umane ».338

Ma allora potrebbe sorgere la domanda: perché il Vangelo può essere vissuto ed espresso in qualunque cultura umana?

O anche: perché può criticare alcuni elementi di una cultura e promuoverne altri?

375 La fede ci insegna che Gesù Cristo è la ragione ultima dell'esistenza umana, ( Col 1,16 ) e ogni uomo ha nel Figlio di Dio il suo prototipo.

« Perché Adamo, il primo uomo, era figura di colui che doveva venire, ( Rm 5,14 ) cioè Cristo nostro Signore ».

Così, « il mistero dell'uomo si chiarisce solo nel mistero del Verbo incarnato ».341

Pertanto ciò « manifesta pienamente l'uomo allo stesso uomo e gli mostra la sublimità della sua vocazione ».342

Di fatto Gesù Cristo ci rivela il senso della vita, illumina la storia e ci apre all'eternità.343

In questo modo Cristo è il valore massimo di ogni cultura che dovrà rivelarsi nelle diverse espressioni e strutture di ogni popolo.

Così l'uomo che voglia comprendere se stesso fino in fondo deve avvicinarsi a Cristo, deve assimilare tutta la realtà dell'incarnazione e della redenzione per trovare se stesso.344

376 In conseguenza di ciò, ogni cultura, in quanto espressione integrale dell'uomo, nella sua dimensione fisica e spirituale, è intimamente legata a Gesù Cristo.

Questi non è solo la pienezza dell'uomo, ma anche quella della cultura, con i suoi valori, le sue istituzioni e tradizioni.

Gesù Cristo è l'Unico che riunisce in sé tutti i valori di tutte le culture ( Giovanni Paolo II, Discorso ai vescovi della Nigeria, Lagos, 15 febbraio 1982 ).

Come fonte di cultura Gesù Cristo rivela più profondamente a una determinata cultura i propri valori, promuovendoli e rinnovandoli.345

377 Da qui la nostra convinzione che il contatto del Vangelo con l'uomo e con la società crei cultura autentica, umana e umanizzatrice.346

Per la stessa ragione, il Vangelo purifica le culture dai loro elementi disumanizzanti, impregnandole e rigenerandole.347

L'evangelizzazione delle culture assomiglia quindi al processo dinamico del mistero pasquale: l'incarnazione dell'evento Gesù Cristo in una cultura esige la morte degli elementi non compatibili con la fede cristiana e il risorgere di altri, in vista di una cultura rinnovata e di ispirazione cristiana.

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338 Congr. per la Dottrina della Fede, Libertatis conscientia 96
341 Gaudium et Spes 22
342 Gaudium et Spes 22;
Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis 8,13
343 Giovanni Paolo II, Discorso di Montevideo, 7 maggio 1988, 5
344 Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis 14
345 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 52
346 Giovanni Paolo II, Quito, 30 gennaio 1985, 4
347 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 20