Santo Domingo

Indice

4.1. Vita e missione dei laici

Obiettivi

642 Gesù Cristo fondò la Chiesa, dotandola, dalla prima Pentecoste, di una molteplicità di doni, carismi e ministeri, ma con una vocazione unica, comune a tutti: alla santità nell'amore di carità.

643 I fedeli cristiani laici - maggioranza assoluta del Popolo di Dio - costituiscono il tessuto vitale del Corpo di Cristo risorto.

Sono essi che, principalmente, rendono presente la Chiesa e il Vangelo nel mondo.

644 Gesù Cristo istituì il sacramento dell'Ordine Sacro per il servizio di tutti.

Il sacerdozio non è un'istituzione che esiste « insieme » al laicato o addirittura « al di sopra » di esso.

Il sacerdozio dei vescovi e dei presbiteri, come il ministero dei diaconi, è « per » i laici e, proprio per questo, possiede il carattere « ministeriale », cioè « di servizio ».

645 Da ciò deriva che, parlando con proprietà, non serve realizzare un'opzione per i laici, ma facilitarne il legittimo protagonismo nella missione evangelizzatrice.

È urgente una profonda trasformazione nel modo di comprendere, sentire e vivere la Chiesa, perché tutti vi trovino lo spazio e il rispetto che, per il battesimo e la cresima, spetta loro.

646 La nuova evangelizzazione, la promozione umana e la cultura cristiana diventeranno realtà solo e nella misura in cui ciascun fedele battezzato potrà essere lucido agente evangelizzatore e attivo protagonista nella quotidiana costruzione della civiltà dell'amore.

Mezzi

647 Le azioni pastorali sono le seguenti.

Rispetto ai battezzati non praticanti: accompagnarli nella scoperta del senso, della dignità e della missione che hanno ricevuto dal Battesimo e dalla Cresima, mostrando loro il volto di una Chiesa purificata dal Vangelo e dall'esperienza di comunità aperte e accoglienti.

648 Rispetto ai battezzati che esprimono la propria fede mediante i gesti della pietà popolare: condividere la loro preghiera e illuminare questa fede con la parola di Dio, promuovendo l'amore solidale e aiutandoli, con una pedagogia graduale, a vivere fruttuosamente i sacramenti della Riconciliazione e dell'Eucaristia domenicale.

649 Rispetto alle comunità ecclesiali di base: in molte regioni urge moltiplicarne il numero, come nuclei vitali della parrocchia, evitando che siano strumentalizzate e promuovendole come centro di accoglienza aperta, cosicché la gioia sperimentata dai fratelli di vivere in comunione sia fonte di vocazioni missionarie, particolarmente « ad gentes ».748

650 Rispetto ai battezzati praticanti: offrire loro la possibilità di una formazione permanente,749 che li formi come agenti di evangelizzazione, riconoscendo loro il diritto di incontrare nella propria parrocchia750 una comunità che li accolga e fornisca loro un affettivo ed effettivo aiuto fraterno, che potenzi e sostenga la loro presenza apostolica nel mondo, nella famiglia e nei rapporti di amicizia, diventando « prossimo » di tutti.

651 Rispetto ai membri di movimenti e associazioni laicali: accompagnarli nei processi di inculturazione della fede e negli sforzi per inserirsi nella pastorale organica di ciascuna Chiesa particolare, in intima comunione coi loro pastori.751

652 Particolare menzione merita la donna, per ciò che ella è e per quello che la sua femminilità significa, nell'esistenza umana e per la Chiesa.

La sua intuizione e fiducia nella vita sostengono la sua fede nella grazia e in una prolungata pazienza, indispensabile per ogni forma di servizio.752

La sua presenza è insostituibile.

653 In tutte le istanze, insieme a una promozione delle vocazioni al ministero ordinato e alla vita consacrata, è necessario dispiegare una creativa moltiplicazione e formazione di agenti evangelizzatori nel mondo del lavoro, nella comunicazione, nell'arte, nell'educazione, nella giustizia, nella politica e nell'economia.

654 Allo stesso modo occorre suscitare e formare vocazioni di « servitori del Vangelo » - ministri non ordinati - come catechisti, delegati della Parola, animatori di comunità, accoglienza, soccorso, volontariato, difensori della giustizia, amici dei poveri, promotori di salute, pedagoghi di nuova umanità, visitatori a domicilio, missionari popolari e « ad gentes », ospitanti, oranti, ecc.

655 L'insieme di queste iniziative, specificamente laicali, costituirà uno stimolo vivo per i presbiteri, animandoli a essere ancora più autentici « sacramenti di Dio » e saggi « esperti in umanità ».

Indice

748 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 91
749 Pontificio Consiglio per i Laici, 3 novembre 1978
750 Puebla 644
751 Pontificio Consiglio per i Laici, 4 agosto 1981
752 Sacra Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, 19 novembre 1975