Santo Domingo

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Saluti e voti

33 Desideriamo concludere questo messaggio rivolgendo una parola affettuosa ad alcune persone e gruppi su cui grava una particolare responsabilità ecclesiale o sociale.

34 Dirigiamo un saluto particolare ai nostri presbiteri e diaconi, solleciti collaboratori della nostra missione episcopale, che sono stati presenti tutti i giorni nel nostro ricordo e nella nostra preghiera.

Nutriamo la speranza che, come sempre, ci aiuteranno a portare al popolo delle nostre Chiese particolari le conclusioni di questa Conferenza.

Possano ricevere l'espressione del nostro affetto paterno e fraterno e la nostra gratitudine per il loro devoto e instancabile impegno nel ministero.

35 Con la stessa sollecitudine ricordiamo i religiosi e le religiose, mèmbri di istituti secolari, operatori pastorali catechisti, animatori di comunità, membri di comunità ecclesiali di base, di movimenti ecclesiali e ministri straordinari che sicuramente riceveranno, dai contenuti della IV Conferenza, un rinnovato entusiasmo per la loro attività ecclesiale.

36 Il nostro pensiero riconoscente va ai numerosi missionari e missionarie che fin dall'inizio, fra grandi difficoltà, con molte rinunce e persino il sacrificio della vita, hanno annunciato il Vangelo nel nostro continente.

37 È stato per noi motivo di entusiasmo e di gioia avere presenti al nostro incontro osservatori appartenenti a Chiese cristiane sorelle.

A loro e, attraverso di loro, a tutte queste Chiese con le quali condividiamo la fede in Gesù Cristo Salvatore, giunga il nostro saluto fraterno, unito alla preghiera, affinché, nel momento che Dio vorrà indicarci, possiamo realizzare il testamento spirituale di Gesù Cristo: « Tutti siano una sola cosa … perché il mondo creda ». ( Gv 17,21 )

38 Alle popolazioni indigene, abitanti originari di queste terre, proprietari di innumerevoli ricchezze culturali che sono alla base della nostra cultura attuale, e ai discendenti delle migliaia di famiglie venute da varie regioni dell'Africa, manifestiamo la nostra stima e il desiderio di servirli come ministri del Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo.

39 Ci uniamo agli artefici e ai dirigenti della società - governanti, legislatori, magistrati, capi politici e militari, educatori, imprenditori, responsabili sindacali e tanti altri - e a tutti gli uomini di buona volontà che lavorano per la promozione e la difesa della vita, nell'esaltazione della dignità dell'uomo, nella custodia dei suoi diritti, nella ricerca e nella garanzia della pace, lontano da qualsiasi forma di corsa agli armamenti.

Da questa IV Conferenza li esortiamo a impegnarsi, nell'esercizio della loro rispettabile missione al servizio dei popoli, a favore della giustizia, della solidarietà, e dello sviluppo integrale, guidati dall'indispensabile imperativo etico nelle loro decisioni.

40 In particolare desideriamo che gli insegnamenti, che consegniamo da parte del Signore, risuonino all'interno delle famiglie latinoamericane e dei Caraibi.

A loro, che sono il santuario della vita, chiediamo che facciano germogliare il Vangelo nel cuore dei loro figli attraverso un'adeguata educazione.

In un momento in cui ci minaccia la cultura della morte troveranno qui una « sorgente che sgorga fino alla vita eterna ».

I genitori, con il loro esempio e con la loro parola, sono i grandi evangelizzatori della « Chiesa domestica » e da loro dipende, in buona parte, che questa Conferenza di Santo Domingo dia i suoi frutti.

Per questo, insieme al nostro saluto, vorremmo esprimere loro la nostra vicinanza e il nostro appoggio.

41 Esortiamo i rappresentanti del mondo della cultura a intensificare i loro sforzi a favore dell'educazione, che è maestra del futuro, anima del dinamismo sociale, diritto e dovere di tutti, per porre le basi di un autentico umanesimo integrale.15

42 Cordialmente invitiamo tutti gli operatori della comunicazione sociale ad essere instancabili portavoce di riconciliazione, fermi promotori dei valori umani e cristiani, difensori della vita e animatori della speranza, della pace e della solidarietà tra i popoli.

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15 Giovanni Paolo II, Messa al « Faro a Colón », n. 7