Sicut universitatis conditor
Lettera sui due poteri, del Papa e dell'Imperatore, di cui il secondo deriva dal primo.
Come Dio, creatore dell'universo, ha creato due grandi luci nel firmamento del cielo, la più grande per presiedere al giorno e la più piccola per presiedere alla notte, così egli ha stabilito nel firmamento della Chiesa universale, espressa dal nome di cielo, due grandi dignità: la maggiore a presiedere ( per così dire ) ai giorni cioè alle anime, e la minore a presiedere alle notti cioè ai corpi.
Esse sono l'autorità pontificia e il potere regio.
Così, come la luna riceve la sua luce dal sole e per tale ragione è inferiore a lui per quantità e qualità, dimensione ed e effetti, similmente il potere regio deriva dall'autorità papale lo splendore della propria dignità e quanto più e con essa a contatto, di tanto maggior luce si adorna, e quanto più ne è distante tanta meno acquista in splendore.
Ambedue questi poteri hanno avuto collocata la sede del loro primato in Italia, il qual paese quindi ottenne la precedenza su ogni altro per divina disposizione.
E perciò, se pure noi dobbiamo estendere l'attenzione della nostra provvidenza a tutte le province, tuttavia dobbiamo con particolare e paterna sollecitudine provvedere all'Italia, dove furono poste le fondamenta della religione cristiana e dove l'eccellenza del sacerdozio e della dignità si esalta con la supremazia della Santa Sede…
Data in Laterano il terzo giorno prima delle calende di novembre, 30 ottobre 1198.