Aeterna Dei sapientia  

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Esortazione finale

Venerabili fratelli, il XV centenario della morte di san Leone Magno trova la chiesa cattolica in dolorose condizioni simili in parte a quelle che essa conobbe nel secolo V.

Quanti travagli, infatti, in questi tempi affliggono la chiesa, e si ripercuotono nel Nostro animo paterno, come chiaramente aveva predetto il divin Redentore!

Vediamo che in molte contrade la « fede dell'evangelo » ( Fil 1,27 ) è in pericolo, e non mancano tentativi per lo più destinati, grazie a Dio, a fallire, di staccare dal centro dell'unità cattolica, cioè dalla sede romana, vescovi, sacerdoti e fedeli.

Ebbene, allo scopo di scongiurare così gravi pericoli, Noi invochiamo fiduciosi sulla chiesa militante il patrocinio del santo pontefice, che tanto operò, scrisse e soffrì per la causa dell'unità cattolica.

E a quanti gemono pazientemente per la verità e per la giustizia rivolgiamo le confortatrici parole che san Leone indirizzò al clero, alle autorità e al popolo di Costantinopoli:

« Perseverate dunque nello spirito della verità cattolica, e per mezzo Nostro ricevete l'esortazione apostolica: "Poiché a voi per Cristo fu fatta la grazia non solo di credere in lui, ma anche di patire per lui" ( Fil 1,29 ) ».52

Per tutti coloro infine che vivono nell'unità cattolica, Noi che, sebbene indegnamente, sosteniamo in terra le veci del Salvatore divino, facciamo Nostra la sua preghiera per i suoi diletti discepoli e per quanti avrebbero creduto in lui: « Padre santo… ti prego affinché giungano a perfetta unità » ( Gv 17,11.20.23 ).

Noi cioè domandiamo per tutti i figli della chiesa la perfezione dell'unità, quella perfezione che soltanto la carità, « che è vincolo di perfezione » ( Col 3,14 ), può dare.

È infatti dall'accesa carità verso Dio e dall'esercizio sempre più pronto, ilare e generoso di tutte le opere di misericordia verso il prossimo, che la chiesa, « tempio di Dio vivo » ( 2 Cor 6,16 ), si ammanta in tutti e ciascuno dei suoi figli di soprannaturale bellezza.

Pertanto con san Leone vi esortiamo:

« Giacché, dunque, tutti i fedeli insieme e ciascuno in particolare costituiscono un solo e medesimo tempio di Dio, bisogna che questo sia perfetto in ciascuno come deve essere perfetto nell'insieme; poiché, anche se la bellezza non è uguale in tutti i membri, né i meriti pari in una così grande varietà di parti, il vincolo della carità tuttavia produce la comunione nella bellezza.

Coloro che un santo amore unisce, anche se non partecipano degli stessi doni della grazia, gioiscono tuttavia vicendevolmente dei loro beni, e ciò che essi amano non può essere loro estraneo, poiché è un accrescere le proprie ricchezze il trovare la gioia nel progresso degli altri ».53

Al termine di questa Nostra lettera enciclica, Ci sia consentito di rinnovare l'ardentissimo voto, che erompeva dall'animo di san Leone, cioè, di vedere tutti i redenti dal sangue preziosissimo di Gesù Cristo, riuniti nella medesima chiesa militante, resistere compatti e intrepidi alle potenze del male, che da tante parti continuano a minacciare la fede cristiana.

Poiché « allora diventa potentissimo il popolo di Dio, quando nell'unione della santa obbedienza i cuori di tutti i fedeli si trovano d'accordo, e negli accampamenti delle schiere cristiane la preparazione è simile in tutte le parti e le fortificazioni dappertutto sono le stesse ».54

Il principe delle tenebre non prevarrà, quando nella chiesa di Cristo regnerà 1'amore:

« Poiché le opere del demonio vengono distrutte con maggior potenza, quando i cuori degli uomini sono accesi di carità verso Dio e verso il prossimo ».55

Confortatrice delle Nostre speranze, e auspicio delle divine grazie, sia l'apostolica benedizione, che a voi tutti, venerabili fratelli, e al gregge affidato allo zelo ardentissimo di ciascuno di gran cuore impartiamo.

Roma, presso San Pietro, l'll novembre 1961, anno IV del Nostro pontificato.

Giovanni XXIII

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52 Ep. 50, ad Constantinopolitanos, 2: PL 54, 843
53 Serm. 48, de Quadrag. , 1: PL 54, 298-299
54 EP, gg 2: PL 54, 441-442
55 Ep. 95, ad Pulcheriam august. , 2: PL 54, 943