Familiaris consortio

Indice

L'uomo sposo e padre

25 Entro la comunione-comunità coniugale e familiare, l'uomo è chiamato a vivere il suo dono e compito di sposo e di padre.

Egli vede nella sposa il compiersi del disegno di Dio: « Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile », ( Gen 2,18 ) e fa sua l'esclamazione di Adamo, il primo sposo: « Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa ». ( Gen 2,23 )

L'autentico amore coniugale suppone ed esige che l'uomo porti profondo rispetto per l'eguale dignità della donna: « Non sei il suo padrone - scrive san Ambrogio - bensì il suo marito; non ti è stata data schiava, ma in moglie … Ricambia a lei le sue attenzioni verso di te e sii ad essa grato del suo amore ».69

Con la sposa l'uomo deve vivere « una forma tutta speciale di amicizia personale ».70

Il cristiano poi è chiamato a sviluppare un atteggiamento di amore nuovo, manifestando verso la propria sposa la carità delicata e forte che Cristo ha per la Chiesa. ( Ef 5,25 )

L'amore alla sposa diventata madre e l'amore ai figli sono per l'uomo la strada naturale per la comprensione e la realizzazione della sua paternità.

Soprattutto là dove le condizioni sociali e culturali spingono facilmente il padre ad un certo disimpegno rispetto alla famiglia o comunque ad una sua minor presenza nell'opera educativa, è necessario adoperarsi perché si recuperi socialmente la convinzione che il posto e il compito del padre nella e per la famiglia sono di un'importanza unica e insostituibile.72

Come l'esperienza insegna, l'assenza del padre provoca squilibri psicologici e morali e difficoltà notevoli nelle relazioni familiari, come pure, in circostanze opposte, la presenza oppressiva del padre, specialmente là dove e ancora in atto il fenomeno del « machismo », ossia della superiorità abusiva delle prerogative maschili che umiliano la donna e inibiscono lo sviluppo di sane relazioni familiari.

Rivelando e rivivendo in terra la stessa paternità di Dio, ( Ef 3,15 ) l'uomo è chiamato a garantire lo sviluppo unitario di tutti i membri della famiglia: assolverà a tale compito mediante una generosa responsabilità per la vita concepita sotto il cuore della madre, un impegno educativo più sollecito e condiviso con la propria sposa,74 un lavoro che non disgreghi mai la famiglia ma la promuova nella sua compattezza e stabilità, una testimonianza di vita cristiana adulta, che introduca più evidentemente i figli nell'esperienza viva di Cristo e della Chiesa.

Indice

69 S. Ambrogio, « Exameron », V,7,19: CSEL 32,I,154
70 Paolo VI, Humanae Vitae 9
72 Giovanni Paolo PP. II, Omelia ai fedeli di Terni, 3-5 [ 19 Marzo 1981 ]: ASS 73 [ 1981 ], 268-271
74 Gaudium et Spes 52