Christifideles laici

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Criteri di ecclesialità per le aggregazioni laicali

30 È sempre nella prospettiva della comunione e della missione della Chiesa, e dunque non in contrasto con la libertà associativa, che si comprende la necessità di criteri chiari e precisi di discernimento e di riconoscimento delle aggregazioni laicali, detti anche « criteri di ecclesialità ».

Come criteri fondamentali per il discernimento di ogni e qualsiasi aggregazione dei fedeli laici nella Chiesa si possono considerare, in modo unitario, i seguenti:

-Il primato dato alla vocazione di ogni cristiano alla santità, manifestata « nei frutti della grazia che lo Spirito produce nei fedeli »109 come crescita verso la pienezza della vita cristiana e la perfezione della carità.110

In tal senso ogni e qualsiasi aggregazione di fedeli laici è chiamata ad essere sempre più strumento di santità nella Chiesa, favorendo e incoraggiando « una più intima unità tra la vita pratica dei membri e la loro fede ».111

-La responsabilità di confessare la fede cattolica, accogliendo e proclamando la verità su Cristo, sulla Chiesa e sull'uomo in obbedienza al Magistero della Chiesa, che autenticamente la interpreta.

Per questo ogni aggregazione di fedeli laici dev'essere luogo di annuncio e di proposta della fede e di educazione ad essa nel suo integrale contenuto.

-La testimonianza di una comunione salda e convinta, in relazione filiale con il Papa, perpetuo e visibile centro dell'unità della Chiesa universale,112 e con il Vescovo « principio visibile e fondamento dell'unità »113 della Chiesa particolare, e nella « stima vicendevole fra tutte le forme di apostolato nella Chiesa ».114

La comunione con il Papa e con il Vescovo è chiamata ad esprimersi nella leale disponibilità ad accogliere i loro insegnamenti dottrinali e orientamenti pastorali.

La comunione ecclesiale esige, inoltre, il riconoscimento della legittima pluralità delle forme aggregative dei fedeli laici nella Chiesa e, nello stesso tempo, la disponibilità alla loro reciproca collaborazione.

- La conformità e la partecipazione al fine apostolico della Chiesa, ossia « l'evangelizzazione e la santificazione degli uomini e la formazione cristiana della loro coscienza, in modo che riescano a permeare di spirito evangelico le varie comunità e i vari ambienti ».115

In questa prospettiva, da tutte le forme aggregative di fedeli laici, e da ciascuna di esse, è richiesto uno slancio missionario che le renda sempre più soggetti di una nuova evangelizzazione.

- L'impegno di una presenza nella società umana che, alla luce della dottrina sociale della Chiesa, si ponga a servizio della dignità integrale dell'uomo.

In tal senso le aggregazioni dei fedeli laici devono diventare correnti vive di partecipazione e di solidarietà per costruire condizioni più giuste e fraterne all'interno della società.

I criteri fondamentali ora esposti trovano la loro verifica nei frutti concreti che accompagnano la vita e le opere delle diverse forme associative quali:

il gusto rinnovato per la preghiera, la contemplazione, la vita liturgica e sacramentale;

l'animazione per il fiorire di vocazioni al matrimonio cristiano, al sacerdozio ministeriale, alla vita consacrata;

la disponibilità a partecipare ai programmi e alle attività della Chiesa a livello sia locale sia nazionale o internazionale;

l'impegno catechetico e la capacità pedagogica nel formare i cristiani;

l'impulso a una presenza cristiana nei diversi ambienti della vita sociale e la creazione e animazione di opere caritative, culturali e spirituali;

lo spirito di distacco e di povertà evangelica per una più generosa carità verso tutti;

la conversione alla vita cristiana o il ritorno alla comunione di battezzati « lontani ».

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109 Lumen gentium 39
110 Lumen genium 40
111 Apostolicam actuositatem 19
112 Lumen gentium 23
113 Lumen gentium 23
114 Apostolicam actuositatem 23
115 Apostolicam actuositatem 20