Vita consecrata

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Presenza nel mondo della comunicazione sociale

99 Come nel passato le persone consacrate hanno saputo porsi con ogni mezzo al servizio dell'evangelizzazione, affrontando genialmente le difficoltà, così oggi sono interpellate in modo nuovo dall'esigenza di testimoniare il Vangelo attraverso i mezzi della comunicazione sociale.

Tali mezzi hanno assunto una capacità di irradiazione cosmica mediante potentissime tecnologie, in grado di raggiungere ogni angolo della terra.

Le persone consacrate, soprattutto quando per carisma istituzionale operano in questo campo, sono tenute ad acquisire una seria conoscenza del linguaggio proprio di tali mezzi, per parlare in modo efficace di Cristo all'uomo d'oggi, interpretandone « le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce »,242 e contribuire così all'edificazione di una società in cui tutti si sentano fratelli e sorelle in cammino verso Dio.

Occorre tuttavia essere vigili nei confronti dell'uso distorto di questi mezzi, a motivo dello straordinario potere di persuasione di cui dispongono.

È bene non nascondersi i problemi che possono derivarne alla stessa vita consacrata; occorre piuttosto affrontarli con illuminato discernimento.243

La risposta della Chiesa è soprattutto educativa: mira a promuovere un atteggiamento di corretta comprensione delle dinamiche soggiacenti ed una attenta valutazione etica dei programmi, come pure l'adozione di sane abitudini nella loro fruizione.244

In questo compito educativo, volto a formare sapienti recettori ed esperti comunicatori, le persone consacrate sono chiamate ad offrire la loro particolare testimonianza sulla relatività di tutte le realtà visibili, aiutando i fratelli a valorizzarle secondo il disegno di Dio, ma anche a liberarsi dalla cattura ossessiva della scena di questo mondo che passa ( 1 Cor 7,31 ).

Ogni sforzo in questo importante e nuovo campo apostolico va incoraggiato, affinché il Vangelo di Cristo risuoni anche attraverso questi mezzi moderni.

I vari Istituti siano pronti a collaborare, con l'apporto di forze, mezzi e persone, per realizzare progetti comuni nei vari settori della comunicazione sociale.

Le persone consacrate, inoltre, specie i membri degli Istituti secolari, prestino volentieri il loro servizio, secondo le opportunità pastorali, anche per la formazione religiosa dei responsabili e degli operatori della comunicazione sociale pubblica o privata, affinché da una parte siano scongiurati i danni provocati dall'uso viziato dei mezzi e dall'altra venga promossa una superiore qualità delle trasmissioni, con messaggi rispettosi della legge morale e ricchi di valori umani e cristiani.

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242 Gaudium et spes 1
243 Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, Istr. La vita fraterna in comunità « Congregavit nos in unum Christi amor » ( 2 febbraio 1994 ), 34: Città del Vaticano 1994, pp. 42-43
244 Giovanni Paolo II, Messaggio per la XXVIII giornata delle comunicazioni sociali ( 24 gennaio 1994 )