Vita consecrata

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L'Ordine delle vergini, gli eremiti, le vedove

7 È motivo di gioia e di speranza vedere che torna oggi a fiorire l'antico Ordine delle vergini, testimoniato nelle comunità cristiane fin dai tempi apostolici.13

Consacrate dal Vescovo diocesano, esse acquisiscono un particolare vincolo con la Chiesa, al cui servizio si dedicano, pur restando nel mondo.

Da sole o associate, esse costituiscono una speciale immagine escatologica della Sposa celeste e della vita futura, quando finalmente la Chiesa vivrà in pienezza l'amore per Cristo Sposo.

Gli eremiti e le eremite, appartenenti ad Ordini antichi o ad Istituti nuovi, o anche dipendenti direttamente dal Vescovo, con l'interiore ed esteriore separazione dal mondo testimoniano la provvisorietà del tempo presente, col digiuno e la penitenza attestano che non di solo pane vive l'uomo, ma della Parola di Dio ( Mt 4,4 ).

Una tale vita « nel deserto » è un invito per i propri simili e per la stessa comunità ecclesiale a non perdere mai di vista la suprema vocazione, che è di stare sempre con il Signore.

Torna ad essere oggi praticata anche la consacrazione delle vedove,14 nota fin dai tempi apostolici ( 1 Tm 5,5.9-10; 1 Cor 7,8 ), nonché quella dei vedovi.

Queste persone, mediante il voto di castità perpetua quale segno del Regno di Dio, consacrano la loro condizione per dedicarsi alla preghiera e al servizio della Chiesa.

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13 Propositio 12
14 Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 570