Ecclesia in Europa

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La Riconciliazione

76 Con l'Eucaristia, anche il sacramento della Riconciliazione deve svolgere un ruolo fondamentale nel recupero della speranza: « L'esperienza personale del perdono di Dio per ciascuno di noi è, infatti, fondamento essenziale di ogni speranza per il nostro futuro ».127

Una delle radici della rassegnazione che assale molti oggi va ricercata nell'incapacità di riconoscersi peccatori e di lasciarsi perdonare, una incapacità spesso dovuta alla solitudine di chi, vivendo come se Dio non esistesse, non ha nessuno a cui chiedere perdono.

Chi, invece, si riconosce peccatore e si affida alla misericordia del Padre celeste, sperimenta la gioia di una vera liberazione e può proseguire nell'esistenza senza rinchiudersi nella propria miseria.128

Riceve così la grazia di un nuovo inizio, e ritrova motivazioni per sperare.

Perciò è necessario che nella Chiesa in Europa il sacramento della Riconciliazione venga rivitalizzato.

Va ribadito, tuttavia, che la forma del Sacramento è la confessione personale dei peccati seguita dall'assoluzione individuale.

Questo incontro tra il penitente e il sacerdote deve essere favorito, in qualsiasi forma prevista del rito del Sacramento.

Di fronte alla diffusa perdita del senso del peccato e all'affermarsi di una mentalità segnata da relativismo e soggettivismo in campo morale, occorre che in ogni comunità ecclesiale si provveda a una seria formazione delle coscienze.129

I Padri Sinodali hanno insistito perché si riconosca chiaramente la verità del peccato personale e la necessità del perdono personale di Dio tramite il ministero del sacerdote. Le assoluzioni collettive non sono un modo alternativo di amministrare il sacramento della Riconciliazione.130

77 Mi rivolgo ai sacerdoti, esortandoli a dare generosamente la propria disponibilità nell'ascolto delle confessioni e a offrire essi stessi un esempio accostandosi con regolarità al sacramento della Penitenza.

Raccomando loro di curare il proprio aggiornamento nel campo della teologia morale, così da saper affrontare con competenza le problematiche sorte in epoca recente nel campo della morale personale e sociale.

Abbiano, inoltre, una particolare attenzione alle concrete condizioni di vita in cui si trovano i fedeli e sappiano condurli pazientemente a riconoscere le esigenze della legge morale cristiana, aiutandoli a vivere il Sacramento come un gioioso incontro con la misericordia del Padre celeste.131

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127 Propositio 16
128 Sinodo dei Vescovi – Seconda Assemblea Speciale per l'Europa, Relatio ante disceptationem, III,2: L'Osservatore Romano, 3 ottobre 1999, p. 9
129 Propositio 16
130 Giovanni Paolo II, Misericordia Dei 4
131 Propositio 16;
Giovanni Paolo II, Lettera ai sacerdoti per il Giovedì Santo 2002 ( 17 marzo 2002 ), 4: AAS 94 ( 2002 ), 435-436