Il dialogo e l'annuncio

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8. L'annuncio nella missione evangelizzatrice della Chiesa

75. L'annuncio del fatto che Gesù è il Figlio di Dio

La missione evangelizzatrice della Chiesa è stata talvolta vista come un semplice invito a diventare discepoli di Gesù all'interno della Chiesa.

Gradualmente ha cominciato poi a svilupparsi una più vasta comprensione dell'evangelizzazione, all'interno della quale l'annuncio del mistero di Cristo rimane tuttavia centrale.

Il decreto del Concilio Vaticano Secondo sull'Attività Missionaria della Chiesa, laddove tratta dell'opera missionaria, menziona la solidarietà col genere umano, il dialogo e la collaborazione prima di parlare della testimonianza e della predicazione del Vangelo ( cfr AG 11-13 ).

Il Sinodo dei Vescovi del 1974 e l'Esortazione Apostolica "Evangelii Nuntiandi" che lo ha seguito hanno affrontato l'evangelizzazione in maniera estesa.

Nell'evangelizzazione l'intera persona dell'evangelizzatore è coinvolta; le parole, le azioni, la testimonianza di vita ( cfr EN 21-22 ).

Analogamente, il suo direttivo si estende a tutto ciò che riguarda l'uomo, poiché si sforza di trasformare la cultura umana e le singole culture col potere del Vangelo ( cfr EN 18-20 ).

Papa Paolo VI ha già espresso in maniera abbastanza chiara che l'evangelizzazione sarà sempre necessaria, come fondamento, nucleo e vertice del suo dinamismo, un annuncio chiaro del fatto che in Gesù Cristo, Il Figlio di Dio fatto uomo, che è morto e risorto dai morti, la salvezza viene offerta a tutti come dono dell'amore e della misericordia di Dio ( EN 27 ).

È in questo spirito che il documento del 1984 del Consiglio Pontificio per il Dialogo Interreligioso include l'annuncio tra i fattori costitutivi della missione evangelizzatrice della Chiesa.19

76. Il sacro dovere di annunciare

È anche utile sottolineare ancora una volta che annunciare il nome di Gesù ed esortare i popoli a divenire suoi discepoli all'interno della Chiesa è un dovere sacro e fondamentale che la Chiesa stessa non può trascurare.

L'evangelizzazione sarebbe incompleta senza di esso ( EN 22 ), poiché, senza questo elemento centrale, gli altri - pur essendo in sé stessi forme genuine della missione della Chiesa - perderebbero la loro coesione e la loro vitalità.

È perciò evidente come e perché, in situazioni nelle quali - per ragioni politiche o di altra natura - l'annuncio in quanto tale è praticamente possibile, la Chiesa sta già portando avanti la sua missione evangelizzatrice non solo tramite la presenza e la testimonianza ma anche per mezzo di attività come lo sforzo per una promozione dello sviluppo umano integrale e per il dialogo.

Dall'altro lato, in quelle altre situazioni in cui le persone sono disposte ad ascoltare il messaggio del Vangelo e hanno la possibilità di metterlo in pratica, la Chiesa è assolutamente in dovere di soddisfare pienamente le loro aspettative.

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