Direttorio per l'istruzione catechistica del popolo cristiano

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Diverse situazioni socio-religiose di fronte all'evangelizzazione

58 L'evangelizzazione del mondo ha davanti a sé un panorama religioso molto diversificato e mutevole, nel quale si possono distinguere fondamentalmente « tre situazioni »,171 che richiedono risposte adeguate e differenziate.

a) La situazione di quei « popoli, gruppi umani, contesti socioculturali, in cui Cristo e il suo Vangelo non sono conosciuti, o in cui mancano comunità cristiane abbastanza mature da poter incarnare la fede nel proprio ambiente ed annunziarla ad altri gruppi ».172

Questa situazione postula la « missione ad gentes »173 con un'azione evangelizzatrice centrata, preferibilmente, sui giovani e gli adulti.

La sua peculiarità consiste nel fatto che si dirige ai non cristiani invitandoli alla conversione.

La catechesi, in questa situazione, si sviluppa ordinariamente all'interno del Catecumenato battesimale.

b) Vi sono, inoltre, situazioni nelle quali, in un determinato contesto socio-culturale, sono presenti in maniera molto significativa « comunità cristiane che hanno adeguate e solide strutture ecclesiali, sono ferventi di fede e di vita, irradiano la testimonianza del Vangelo nel loro ambiente e sentono l'impegno della missione universale ».174

Queste comunità necessitano di un'intensa « azione pastorale della Chiesa », visto che sono costituite da persone e famiglie con un profondo senso cristiano.

In tale contesto, è necessario che la catechesi ai bambini, adolescenti e giovani sviluppi veri processi di iniziazione cristiana ben articolati, che permettano loro di accedere all'età adulta con una fede matura che da evangelizzati li renda evangelizzatori.

Anche in queste situazioni gli adulti sono destinatari di modalità diverse di formazione cristiana.

c) In molti paesi di tradizione cristiana e a volte anche nelle Chiese più giovani, esiste una « situazione intermedia »,175 dove « gruppi interi di battezzati hanno perduto il senso vivo della fede, o addirittura, non si riconoscono più come membri della Chiesa, conducendo un vita lontana da Cristo e dal suo Vangelo ».176

Questa situazione richiede una « nuova evangelizzazione ».

La sua peculiarità consiste nel fatto che l'azione missionaria si rivolge a battezzati di ogni età, che vivono in un contesto religioso di riferimenti cristiani, percepiti solo esteriormente.

In questa situazione, il primo annuncio e una catechesi di base costituiscono l'opzione prioritaria.

Mutua connessione tra le azioni evangelizzatrici corrispondenti a queste situazioni

59 Queste situazioni socio-religiose sono, ovviamente, differenti e non è giusto equipararle.

Tale diversità, che è sempre esistita nella missione della Chiesa, acquista oggi, in questo mondo che cambia, una novità.

Infatti frequentemente diverse situazioni convivono in uno stesso territorio.

In molte grandi città, per esempio, la situazione che postula una « missione ad gentes » e quella che richiede una « nuova evangelizzazione » coesistono simultaneamente.

Insieme a esse, sono dinamicamente presenti comunità cristiane missionarie, alimentate da un'« azione pastorale » adeguata.

Oggi accade spesso che nel territorio di una Chiesa particolare occorra far fronte all'insieme di queste situazioni.

« I confini tra cura pastorale, nuova evangelizzazione e attività missionaria specifica non sono nettamente definibili e non è pensabile creare tra di esse barriere o compartimenti stagno ».177

Di fatto, « ciascuna influisce sull'altra, la stimola e l'aiuta ».178

Perciò in ordine al mutuo arricchimento delle azioni evangelizzatrici che convivono insieme conviene tener presente che:

- La missione ad gentes, quale che sia la zona o l'ambito in cui si realizza, è la responsabilità missionaria più specifica che Gesù ha affidato alla sua Chiesa e, pertanto, è il modello esemplare dell'insieme dell'azione missionaria della Chiesa.

La « nuova evangelizzazione » non può soppiantare o sostituire la « missione ad gentes », che continua ad essere l'attività missionaria specifica e compito primario.179

- « Il modello di ogni catechesi è il Catecumenato battesimale, che è formazione specifica mediante la quale l'adulto convertito alla fede è portato alla confessione della fede battesimale durante la veglia pasquale ».180

Questa formazione catecumenale deve ispirare le altre forme di catechesi, nei loro obiettivi e nel loro dinamismo.

- « La catechesi degli adulti, in quanto è diretta a persone capaci di un'adesione e di un impegno veramente responsabile, è da considerarsi come la forma principale della catechesi, alla quale, tutte le altre, non perciò meno necessarie, sono ordinate ».181

Ciò implica che la catechesi delle altre età deve averla come punto di riferimento e deve articolarsi con essa in un progetto catechistico coerente di pastorale diocesana.

In questo modo, la catechesi, situata all'interno della missione evangelizzatrice della Chiesa come « momento » essenziale della stessa, riceve dall'evangelizzazione un dinamismo missionario che la feconda interiormente e la configura nella sua identità.

Il ministero della catechesi appare, così, come un servizio ecclesiale fondamentale nella realizzazione del mandato missionario di Gesù.

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171 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 33
172 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 33b
173 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 33b.
È importante prendere coscienza degli « ambiti » (fines) che RM assegna alla « missione ad gentes ». Non si tratta solo di « ambiti territoriali » ( 37 ad a ), ma anche di « mondi e fenomeni sociali nuovi » ( 37 ad b ), come sono le grandi città, il mondo dei giovani, le migrazioni… e di « aree culturali o areopaghi moderni » ( 37 ad c ), come sono il mondo della comunicazione, quello della scienza, l'ecologia …
A misura di ciò, una Chiesa particolare, già impiantata in un territorio, realizza la « missione ad gentes » non solo « ad extra », ma anche « ad intra » dei suoi confini
174 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 33c
175 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 33d
176 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 33d
177 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 34b
178 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 34c.
Il testo parla, in concreto, del mutuo arricchimento tra la missione ad intra e la missione ad extra.
In RM 59c, nello stesso senso, si mostra come « la missione ad gentes » stimola i popoli allo sviluppo, mentre la « nuova evangelizzazione » nei paesi più sviluppati crea una chiara coscienza di solidarietà verso gli altri.
179 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 31;
Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 34
180 Sinodo dei Vescovi, Messaggio al Popolo di Dio Cum iam ad exitum sulla catechesi nel nostro tempo (28 ottobre 1977), 8: Typis Polyglottis Vaticanis 1977
181 Dir. Cat. Gen. (1971) 20;
Giovanni Paolo II, Catechesi Tradendae 43;
parte IV, cap. 2