Direttorio per l'istruzione catechistica del popolo cristiano

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Primo annuncio e catechesi

61 Il primo annuncio si dirige ai non credenti e a quelli che, di fatto, vivono nell'indifferenza religiosa.

Esso ha la funzione di annunciare il Vangelo e di chiamare alla conversione.

La catechesi, « distinta dal primo annuncio del Vangelo »,182 promuove e fa maturare questa conversione iniziale, educando alla fede il convertito e incorporandolo nella comunità cristiana.

La relazione tra queste due forme del ministero della Parola è, pertanto, una relazione di distinzione nella complementarità.

Il primo annuncio, che ogni cristiano è chiamato a realizzare, partecipa dell'« andate » ( Mc 16,15; Mt 28,19 ) che Gesù propose ai suoi discepoli; implica, pertanto, l'uscire, l'affrettarsi, il proporre.

La catechesi, invece, parte dalla condizione che Gesù stesso indicò: « chi crederà », ( Mc 16,16 ) chi si convertirà, chi si deciderà.

Le due azioni sono essenziali e si richiamano mutuamente: andare e accogliere, annunciare e educare, chiamare e incorporare.

62 Nella pratica pastorale, tuttavia, le frontiere tra le due azioni non sono facilmente delimitabili.

Frequentemente, le persone che accedono alla catechesi necessitano, di fatto, di una vera conversione.

Perciò, la Chiesa desidera che, ordinariamente, una prima tappa del processo catechistico sia dedicata ad assicurare la conversione.185

Nella « missio ad gentes », questo compito si realizza nel « pre-catecumenato ».186

Nella situazione richiesta dalla « nuova evangelizzazione » esso si realizza per mezzo della « catechesi kerigmatica », che taluni chiamano « precatechesi »,187 perché, ispirata al precatecumenato, è una proposta della Buona Novella in ordine ad una opzione salda di fede.

Solo a partire dalla conversione e, cioè, facendo assegnamento sull'attitudine interiore di « chi crederà », la catechesi propriamente detta potrà sviluppare il suo compito specifico di educazione della fede.188

Il fatto che la catechesi, in un primo momento, assuma questi compiti missionari non dispensa una Chiesa particolare dal promuovere un intervento istituzionalizzato di primo annuncio come attuazione più diretta del mandato missionario di Gesù.

Il rinnovamento catechistico deve basarsi su questa evangelizzazione missionaria previa.

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182 Giovanni Paolo II, Catechesi Tradendae 19
185 Giovanni Paolo II, Catechesi Tradendae 19;
Dir. Cat. Gen. (1971) 18
186 Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti, ed. italiana dell'Ordo Initiationis Christianae Adultorum, Editio Typica, Typis Polyglottis Vaticanis 1972, 9-13;
Cod. Diritto Can. 788
187 Nel presente Direttorio, si suppone che ordinariamente il destinatario della « catechesi kerigmatica » o « precatechesi » abbia un interesse, o un'inquietudine verso il Vangelo.
Se in assoluto non ne ha, l'azione che si richiede è il « primo annuncio »
188 Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti, ed. italiana dell'Ordo Initiationis Christianae Adultorum, Editio Typica, Typis Polyglottis Vaticanis 1972 9,10,50;
Giovanni Paolo II, Catechesi Tradendae 19