Direttorio per l'istruzione catechistica del popolo cristiano

Indice

La comunità cristiana e la responsabilità di catechizzare

220 La catechesi è una responsabilità di tutta la comunità cristiana.

L'iniziazione cristiana, infatti, « non deve essere opera soltanto dei catechisti o dei sacerdoti, ma di tutta la comunità dei fedeli ».654

La stessa educazione permanente della fede è una questione che spetta a tutta la comunità.

La catechesi è, pertanto, una azione educativa realizzata a partire dalla responsabilità peculiare di ogni membro della comunità, in un contesto o clima comunitario ricco di relazioni, affinché i catecumeni e i catechizzandi si incorporino attivamente nella vita della comunità.

Di fatto, la comunità cristiana segue lo sviluppo dei processi catechistici, sia con i bambini, sia con i giovani o con gli adulti, come un fatto che la coinvolge e la impegna direttamente.655

È ancora la comunità cristiana che, alla fine del processo catechistico, accoglie i catechizzandi in un ambiente fraterno « in cui potranno vivere nel modo più pieno ciò che hanno appreso ».656

221 La comunità cristiana non soltanto dà molto al gruppo dei catechizzandi, ma riceve anche molto da essi.

I nuovi convertiti, soprattutto i giovani e gli adulti, aderendo a Gesù Cristo, apportano alla comunità che li accoglie nuova ricchezza umana e religiosa.

Così la comunità cresce e si sviluppa, poiché la catechesi non soltanto conduce alla maturità della fede i catechizzandi, ma la stessa comunità in quanto tale.

Anche se tutta la comunità cristiana è responsabile della catechesi, e anche se tutti i suoi membri devono dare testimonianza della fede, solo alcuni ricevono il mandato ecclesiale di essere catechisti.

Insieme con la missione originaria che hanno i genitori nei confronti dei loro figli, la Chiesa conferisce ufficialmente a determinati membri del Popolo di Dio, specificamente chiamati, la delicata missione di trasmettere organicamente la fede in seno alla comunità.657

Indice

654 Ad Gentes 14;
In questo senso si esprime Giovanni Paolo II, Catechesi Tradendae 16 « La catechesi è stata sempre e resterà un'opera, di cui tutta la Chiesa deve sentirsi e voler essere responsabile »;
Sinodo dei Vescovi, Messaggio al Popolo di Dio Cum iam ad exitum sulla catechesi nel nostro tempo (28 ottobre 1977) 12, Typis Polyglottis Vaticanis 1977;
Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti, ed. italiana dell'Ordo Initiationis Christianae Adultorum, 41:Editio Typica, Typis Polyglottis Vaticanis 1972;
Cod. Diritto Can. 774,1
655 « La catechesi deve poggiarsi nella testimonianza della comunità ecclesiale » Dir. Cat. Gen. (1971) 35
Parte IV, cap. 2
656 Giovanni Paolo II, Catechesi Tradendae 24
657 « Oltre a questo apostolato, che spetta assolutamente a tutti i fedeli, i laici possono anche essere chiamati in diversi modi a collaborare più immediatamente coll'apostolato della Gerarchia, a somiglianza di quegli uomini e donne che aiutavano l'apostolo Paolo nell'evangelizzazione, faticando molto per il Signore » ( Lumen Gentium 33 ).
Questa dottrina conciliare è stata raccolta dal Cod. Diritto Can. 228;
Cod. Diritto Can. 759