Apostolorum successores |
"È giunto il momento di sciogliere le vele.
Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede.
Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione" ( 2 Tm 4,7-8 ).
Il Vescovo diocesano, il Vescovo Coadiutore ed il Vescovo Ausiliare al compiere i 75 anni di età sono invitati a presentare la rinuncia all'ufficio al Sommo Pontefice, il quale provvederà ad accettare tali dimissioni dopo aver valutato tutte le circostanze.688
In caso di infermità o di altra grave causa che possa pregiudicare lo svolgimento del ministero episcopale, il Vescovo, in quanto vivamente invitato dal diritto a farlo, si senta in dovere di presentare la rinuncia al Romano Pontefice.689
Dal momento in cui viene pubblicata l'accettazione della rinuncia da parte del Romano Pontefice, il Vescovo diocesano assume, ipso iure, il titolo di Vescovo emerito della diocesi;690 mentre il Vescovo Ausiliare conserva il titolo della sua sede titolare aggiungendo l'appellativo di "già Vescovo Ausiliare" della diocesi.
I rapporti tra il Vescovo diocesano ed il Vescovo emerito devono essere improntati a quella fraternità che nasce dall'appartenenza al medesimo Collegio episcopale e alla condivisione della comune missione apostolica, nonché dallo stesso affetto per la Chiesa particolare.691
La fraternità tra il Vescovo diocesano e quello emerito sarà di edificazione per il Popolo di Dio e particolarmente per il Presbiterio diocesano.
Il Vescovo diocesano, se il Vescovo emerito risiede nella diocesi, potrà ricorrere a lui per l'amministrazione dei sacramenti, specialmente quelli della confessione e della confermazione e, se lo riterrà opportuno, potrà affidare al Vescovo emerito qualche altro compito particolare.
Il Vescovo diocesano apprezzerà il bene che il Vescovo emerito compie nella Chiesa in genere, ed in particolare nella diocesi, con la preghiera, a volte con la sofferenza accettata per amore, con l'esempio della vita sacerdotale e con il consiglio, quando viene richiesto.
A sua volta il Vescovo emerito avrà cura di non interferire in nulla né direttamente né indirettamente nella guida della diocesi ed eviterà ogni atteggiamento ed ogni rapporto che potrebbe dare anche solo l'impressione di costituire quasi una autorità parallela a quella del Vescovo diocesano, con conseguente pregiudizio per la vita e l'unità pastorale della comunità diocesana.
A questo fine il Vescovo emerito svolgerà la sua attività sempre in pieno accordo ed in dipendenza dal Vescovo diocesano, in modo che tutti comprendano chiaramente che solo quest'ultimo è il capo e il primo responsabile del governo della diocesi.
a) Il Vescovo emerito conserva il diritto di predicare dovunque la Parola di Dio, a meno che il Vescovo diocesano non lo abbia negato espressamente692 a motivo di particolari situazioni.
b) Conserva anche il diritto di amministrare tutti i sacramenti, in particolare:
1. la Cresima, con la licenza almeno presunta del Vescovo diocesano;693
2. la Confessione, di cui mantiene la facoltà di riceverla ovunque.
Nel foro sacramentale può rimettere le pene latae sententiae non dichiarate e non riservate alla Sede Apostolica;694
3. l'Ordine del Diaconato e del Presbiterato, con le lettere dimissorie dell'Ordinario del candidato, e la consacrazione episcopale con il mandato Pontificio;695
4. assiste validamente al Matrimonio con la delega dell'Ordinario del luogo o del parroco.696
a) Il Vescovo emerito, se lo desidera, può continuare ad abitare entro i confini della diocesi di cui fu Vescovo.
Se non ha provveduto personalmente, la diocesi deve assicurargli un alloggio conveniente.
La Santa Sede, per particolari circostanze, può disporre che il Vescovo emerito non risieda nel territorio della diocesi.697
Il Vescovo emerito gode della facoltà di avere nella propria abitazione la Cappella privata con i medesimi diritti dell'oratorio698 e di conservarvi l'Eucaristia.699
Il Vescovo religioso, se egli così preferisce, può scegliersi un'abitazione fuori dalle case dell'Istituto, a meno che la Sede Apostolica non abbia disposto altrimenti.700
b) Il Vescovo emerito ha il diritto di ricevere il sostentamento dalla diocesi in cui ha prestato il servizio episcopale.
Tale dovere incombe, secondariamente alla Conferenza Episcopale e, nel caso del Vescovo religioso, l'Istituto proprio può provvedere liberamente al suo onesto sostentamento.701
c) Il Vescovo emerito ha il diritto di ricevere dalla diocesi il bollettino diocesano e altra documentazione del genere, per poter essere informato della vita e delle iniziative della Chiesa particolare.702
d) Il Vescovo emerito ha il diritto di essere sepolto nella propria chiesa Cattedrale e, se è religioso, eventualmente nel cimitero del suo Istituto.703
a) Il Vescovo emerito continua ad essere membro del Collegio episcopale "in virtù della consacrazione episcopale e mediante la comunione gerarchica con il Capo e con i membri del Collegio".704
Ha quindi diritto di assistere il Romano Pontefice e di collaborare con lui per il bene di tutta la Chiesa.
Inoltre, ha il diritto di intervenire al Concilio Ecumenico, con voto deliberativo,705 e di esercitare la potestà collegiale entro i termini di legge.706
b) Il Vescovo emerito può essere eletto dalla Conferenza Episcopale per partecipare all'Assemblea del Sinodo dei Vescovi in qualità di rappresentante eletto dalla medesima Conferenza.707
c) In forza delle proprie competenze, il Vescovo emerito può essere nominato membro ( fino agli 80 anni ) e consultore dei Dicasteri della Curia Romana.708
d) Il Vescovo emerito conserva il diritto di presentare alla Sede Apostolica i nomi dei presbiteri giudicati degni ed idonei per l'episcopato.709
e) In materia penale, colui che usa violenza fisica alla persona del Vescovo emerito incorre nell'interdetto latae sententiae o se chierico, nella sospensione.710
In caso di giudizio contenzioso, il Vescovo emerito ha il diritto di essere giudicato dal Tribunale Apostolico della Rota Romana,711 mentre nelle cause penali dal Romano Pontefice.712
Egli, inoltre, ha il diritto di scegliere il luogo dove essere interrogato in giudizio.713
f) Il Vescovo emerito ha il diritto di esercitare la sollecitudine verso tutte le Chiese, attraverso una particolare sollecitudine per l'opera missionaria, sostenendo attraverso il suo ministero, le iniziative missionarie in modo che il Regno di Dio si estenda su tutta la terra.
a) Il Vescovo emerito può essere invitato al Concilio particolare.
In tal caso egli ha voto deliberativo.
b) è opportuno che il Vescovo emerito sia invitato all'Assemblea della Conferenza Episcopale con voto consultivo, a norma degli Statuti.
Al riguardo è auspicabile che gli Statuti delle Conferenze Episcopali ne prevedano tale partecipazione con voto consultivo.714
c) Si raccomanda alle Conferenze Episcopali di utilizzare per lo studio delle varie questioni di carattere pastorale e giuridico la competenza e l'esperienza dei Vescovi emeriti, ancora in buona salute e disponibili a dare la loro opera.
Fra l'altro i Vescovi emeriti hanno normalmente più tempo per approfondire i singoli problemi.
Le Presidenze delle Conferenze Episcopali sono autorizzate ad aggiungere ad ognuna delle Commissioni Episcopali un Vescovo emerito, che abbia particolare esperienza nel relativo settore pastorale e sia disponibile ad assumere l'incarico che gli viene proposto.
Il Vescovo emerito nella Commissione Episcopale a cui sia chiamato ha voto deliberativo.715
Indice |
688 | Cf. Codex Iuris Canonici, cann. 401 § 1 e 411 |
689 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 401 § 2 |
690 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 402 § 1 |
691 | Cf. Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-sinodale Pastores Gregis, 59 |
692 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 763 |
693 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 886 § 2 |
694 | Cf. Codex Iuris Canonici, cann. 967 § 1; 1355 § 2 |
695 | Cf. Codex Iuris Canonici, cann. 1012; 1013; 1015 |
696 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 1108 § 1 |
697 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 402 § 1 |
698 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 1227 |
699 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 934 § 1, 2° |
700 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 707 § 1 |
701 | Cf. Codex Iuris Canonici, cann. 402 § 2 e 707 § 2 |
702 | Cf. Congregazione per i Vescovi, Norme In vita ecclesiae, 5 |
703 | Cf. Codex Iuris Canonici, cann. 1242; 1241 § 1 |
704 | Codex Iuris Canonici, can. 336 |
705 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 339 |
706 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 337 § 2 |
707 | Cf. Codex Iuris Canonici,
can. 346 § 1; Pontificio Consiglio per l'Interpretazione dei Testi Legislativi, Responsum del 2.VII.1991 |
708 | Cf. Congregazione per i Vescovi, Norme In vita ecclesiae, 2 |
709 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 377 § 2 |
710 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 1370 § 2 |
711 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 1405 § 3, 1° |
712 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 1405 § 3, 1° |
713 | Cf. Codex Iuris Canonici, can. 1558 § 2 |
714 | Cf. Giovanni Paolo II, Motu proprio
Apostolos Suos, 17; Congregazione per i Vescovi Lettera circolare ai Presidenti delle Conferenze Episcopali, 13 maggio 1999, 11 |
715 | Cf. Giovanni Paolo II, Motu proprio
Apostolos Suos, 17; Esortazione apostolica postsinodale Pastores Gregis, 59; Congregazione per i Vescovi, Lettera circolare ai Presidenti delle Conferenze Episcopali, 13 maggio 1999 e Lettera circolare ai Presidenti delle Conferenze Episcopali, 7 giugno 2003 |