D 283

20 Dicembre 1908

Dopo la S. Comunione ( continuazione )

1 Mio Dio dolcissimo, io sento in me tanta paura d'offenderti, dammi,

o mio Dio, che io muoia e nella tua misericordia arrivi fino a te.

Dammi questo bene, o Gesù, che io muoia, giacché io ti amo tanto e spero in te.

[ -Quaderno 2-Pagina 86- ]

Io non ti domando né roba, né onori, io voglio solo il mio Gesù;

chiamami all'eterno riposo, almeno dopo la mia morte non ti disgusto più!

E tu, o Vergine bella, che io amo immensamente, ottienimi questa bella grazia di morire della morte dei santi,

e per i meriti del tuo Divin Figlio l'anima mia voli all'amplesso Divino nel Cuor trafitto del tuo e mio Crocifisso Gesù!

2 "Fa' coraggio, figlio mio, sta vicino a Me, la Mamma SS;

non temere: nessun mostro potrà nuocere al mio figlio devoto!"

Come si sta bene in quest'umile cella, ma passato questo brevissimo tempo in cui io scrivo, per me tutto è finito!

Nell'entrare a far i lavori soliti in convento, un'afflizione di spirito mi prende,

e l' ho fin quando faccio ritorno in cella, ma a queste miserie se n'aggiungono altre peggiori,

e per questo tanto desidero d'andarmene con Gesù e Maria SS.

"Figlio, che cosa intendi tu per far compagnia al mio Divin Figlio in Croce? Ecco io ti presento il quadro"

(Cioè di soffrire santamente, in segreto, col mio Gesù Crocifisso)

"Fa coraggio; questo ti serva di lezione, e per stamane, colla benedizione della Mamma SS.

e del mio Divin Figlio, va in pace."

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