D 46

Maggio 1908

L 3

1 Il mio buon Gesù mi disse con voce alterata che vuole assolutamente che mi porti ai piedi del Crocifisso

nelle ore libere, perché vuol dirmi qualcosa, da apprendere virtù tanto per me quanto per gli altri.

[ -Segretario 8.1- ]

2 Avevo preso la cara preghiera che si recita nel Sant'Uffizio,

cioè: "Beata viscera Mariae Virginis, quae portaverunt AEterni Patris Filium" e, dicendola nelle mie povere orazioni,

andavo meditando su quei poveri sventurati che non credono all'immacolato Concepimento, mentre che Dio può tutto.

Se diamo un'occhiata alla creazione, l'uomo resta muto; eppure certi scienziati, non credono e dubitano.

Nelle mie preghiere il Signore mi dà tanta fede e la Vergine Santa mi fece sentire nel mio cuore che quei tali

[ -Quaderno 1-Pagina 80- ]

sono pingui della loro scienza superba, gonfi di se stessi e che perdono perfino l'orizzonte delle verità date a Dio.

3 "Tu mi raccomandi sempre peccatori e moribondi;

voglio proprio contentarti; vedrai un giorno quante anime salvate per le tue preghiere!".

Mi disse pure che io sono l'anima del Suo Cuore, ma che non mi insuperbissi;

perciò questo pensiero me lo levassi dalla mente e che lavorassi per la gloria di Dio, del Suo Nome Santissimo.

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