D 236

18 Novembre 1908

Ore 11 di notte - Adorazione al SS. Crocifisso

1 Gesù: "Caro Leopoldo, sebbene sia Io che ti parlo, sia Dio,

parrà alla tua mente impossibile ciò che Io ti dico (è tanto l'amore del tuo Gesù che il tuo Gesù ti porta!):

fa tu quello che vuoi di Me!"

- Oh santità e misericordia infinita di Dio!

com'è possibile rispondere a tanta umiltà d'un simile Signore?

Mio Amore purissimo, io non sono capace a rispondere,

lo facciano per me gli Angeli e tutti i giusti servi di Dio che vi sono in tutto il mondo.

2 Ma comprendo bene perché Tu, mio Gesù SS., m'illumini:

[ -Quaderno 1-Pagina 286- ]

perché io sono un povero peccatore e vuoi con ciò ammaestrare i peccatori che contano di ritornare a Dio,

nella sua grazia.

Prendano essi animo ad avvicinarsi con fede viva al Signore la cui bontà non ha fine!

"Guarda, Leopoldo, amo più un peccatore convertito sinceramente che migliaia che non hanno mai fatto peccati gravi,

ma difettano in questo, cioè, sono tiepidi e non si degnano neanche di darmi uno sguardo."

[ -Segretario 8.13- ]

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