D 165

7 Ottobre 1908

Dopo la S. Comunione - fatto giorno

1 Pia abitudine, che Dio mi dà gratuitamente,

è quella d'andare prima di tutto al Santuario di Nostra Signora a recitare tre "Ave Maria"

in onore della Vergine benedetta per incominciare santamente la giornata

con la Vergine tre volte Santa e col suo Divin Figlio.

2 E la Mamma dolcissima mi mette in cuore che io sono un tesoro nascosto in mezzo al rottame del mondo.

Tutto ciò mi serve per umiliarmi sempre più, riconoscendomi piccolo e meno che niente;

e se l'uomo qualche volta sente d'aver qualcosa,

si prostri nella polvere, ringraziando Dio, bontà, carità infinita, che ha infuso nel nostro povero cuore la grazia sua!

3 Mi ha inoltre fatto intravedere che quelli pure, i quali, facendo l'Adorazione a Gesù Crocifisso,

compassionano, insieme, i dolori di Maria SS. riceveranno molte grazie da Lei stessa.

4 Gesù: "Caro Leopoldo, sono vicino a te col mio Spirito e carità;

quando parlo di te, intendo parlare di tutti quelli che a questo Cuore ricorrono."

- Mio Dio, carità senza limiti, guarisci colla tua potenza quel bambino di 15 mesi,

affinché risplenda sempre più la tua gloria nei Santi tuoi.

Gesù: "Questo sarà il primo miracolo che il tuo Crocifisso ti fa."

5 Io non posso negare che qualche volta mi vennero un po' di dubbi.

Gesù: "Vedi, l'uomo, o figlio mio, com'è debole:

basta che Io tuo Dio m'allontani un po', perché venga meno la tua fede!"

"Guarda, la guarigione sarà completa, ma non voglio si sappia che da questa cella è partita la grazia;

a suo tempo, poi! ..."

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