D 884

30 Dicembre 1909

Ore 9,30 - Adorazione al SS.mo Sacramento

1 Per virtù tua, o mio Signore, mai mi passi per la mente che io sia l'autore di grandi avvenimenti,

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ché sarebbe una vera tentazione diabolica, sarebbe rubare i diritti di Dio, ciò che viene da Dio,

sarebbe offuscare la tua misericordia infinita, poiché (quelli, cioè gli avvenimenti)

appunto dimostrano la grande pietà di Dio verso di noi poveri mortali,

affinché pieghiamo umilmente il capo e benediciamo la bontà di Dio, creatore e redentore,

ché tutti i secoli sono pieni di santi avvenimenti dell'Altissimo Signore, dimostrando questo la sua grande carità,

la misericordia sua, il suo amore infinito verso di noi, sue creature redente col divinissimo suo Sangue.

E siamo poveri strumenti nelle tue mani e per giunta siamo molto miserabili, e con tutto ciò dimostra il Signore,

nostro Dio, quanto sia grande il suo desiderio di vederci tutti salvi,

porgendoci copiosamente in nostro possesso tutte le occasioni per arrivare alla Patria celeste.

(Colloquio col mio Gesù Sacram.)

2 Sentii di nuovo i leggieri tocchi alla porticina del Santo Tabernacolo per far comprendere la viva sua divina presenza,

e Gesù mi comandò di segnarlo affinché le anime aumentino sempre più la fede,

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e (meritino sempre più) la grazia che spande Gesù in Sacramento ai suoi pii visitatori.

3 La Madre di Dio, l'Avvocata di noi poveri peccatori, venne a chiudere la porta:

quanto è soave il Nome tuo, o Vergine Maria! dammi di grazia che ti ami tanto mentre che sono in vita,

e se dopo la mia morte Tu non mi volessi in paradiso,

almeno potrei dire d'aver gustato in terra le gioie celestiali amando la Madre del mio Signore, Gesù Crocifisso.

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