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12 Marzo 1909

Dopo la S. Comunione

[ -Quaderno 2-Pagina 176- ]

L'amor di Dio. Per chi ama Dio non c'è nobiltà che pareggi questo amore;

è un amore delicatissimo che si comunica come se tu non fossi così debole...

Vorrei tenermi così riservato nel mio dire, e nel mio operare in modo d'aver sempre di mira il mio Gesù

così che la sua grazia mi accompagni ovunque.

Vorrei che nessuno mi distogliesse o m'impedisse d'amare il mio Dio, Gesù Crocifisso;

l'anima che arde d'amore vuol formarsi nel suo interno la felicità con liete

e continue conversazioni col Signore anche in mezzo al tumulto.

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