D 823

18 Novembre 1909

Ore 9,30 sera - Adorazione al SS.mo Sacramento - continuazione

[ -Quaderno 1b-Pagina 167- ]

1 Quando posso esser solo, posso pensare più liberamente a Dio ed all'infinita sua misericordia:

tutto ciò mi rende felice.

Quante molestie nel corso del giorno, tanto più quando vengono a raccontare cose inutili, a scoprire i difetti altrui,

mentre più di tutto dobbiamo dare uno sguardo alle nostre deformi miserie, ai difetti senza numero.

Quanto non vorrei neanche più esistere su questa terra tanto brutta!

A parlar di Dio, invece, l'anima si rasserena e prende vigore a amare e benedire continuamente Iddio:

quanto tempo prezioso perduto per sempre in cose inutili!

2 Sempre la Mamma SS.ma con affetto veramente materno continua a chiudere Lei la porta

e mi esorta ad aver vivissima fede che è Essa che si compiace (di farlo):

qui certo c'è da imparare dall'abisso di bontà, d'umiltà nella vera Madre del Salvatore!

[ -Quaderno 1b-Pagina 168- ]

3 "Leopoldo, quando tu sei mesto, lo sono anch'Io, il tuo Gesù, e quando lo sono Io, il tuo Gesù, lo sei anche tu, è vero?!"

"Ah, gli uomini, gli uomini! tu, Leopoldo, non sai, ah! bisogna che mandi loro un castigo!".

[ -Segretario 10.6- ]

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