Diario dei colloqui con Fra Leopoldo

Torino, 7 Gennaio 1919

Stasera alle 18 passai un momento a visitare Fra Leopoldo.

Chiestoci a vicenda lo stato di nostra salute, Fra Leopoldo mi disse che ieri fu richiesto da un Sacerdote e da una Suora inviati dal Prof. Clementini.

Il francescano non riceve troppo volentieri i Sacerdoti perché dice che essi sono già fin troppo Santi, che dovrebbero conoscere il Signore e se vanno da lui una buona parte sono spinti da curiosità e non da desiderio di amare il Signore.

Mi racconta qualche non bello episodio fra religiosi e Sacerdoti, che non trascrivo, ma che egli mi racconta perché non mi scandalizzi mai e sappia giudicare.

Mi dice che il Signore nella Sua bontà gli aveva fatto vedere delle cose che non poteva dire a questo riguardo.

Entra l'amico Cambiaghi.

Fra Leopoldo continua.

Cambiaghi chiede l'età al francescano ed egli ripete: 70 anni e si mostra lieto, perché dice che è il Signore che fa tutto e che si stupisce egli stesso di riuscire a portare tante fatiche.

Mi ripete e ne ho il piacere che lo senta Cambiaghi, come la bontà e Provvidenza del Signore lo aiuti in tutto, persino in cucina.

Tante volte egli vede che, malgrado la limitazione dovuta, di cibo ve ne è per tutti, per bontà di Dio e si intuisce che vi sia la mano del Signore.

Il francescano si affretta a dire che non è opera sua e cerca di non dare importanza a ciò.

Ci dice poi che una volta il Signore gli fece sentire: "Per dimostrarti la mia benevolenza ti terrò come uno straccio".

Fra Leopoldo teme che noi interpretiamo male questo e ci dimostra come le anime preferite al Signore siano state fatte segno sempre a gelosie, maltrattamenti e subire umiliazioni.

Queste dice sono le prove, il segno che sono privilegiate da Dio: es. le Sorelle Comoglio.

Nel congedarmi mi sussurra: Venga presto neh!

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