Segretario del Crocifisso

Apostolato del buon esempio

Tornato per un tempo a respirare l'aria natia, Luigi continua a dare ai suoi compaesani,

e specialmente ai fanciulli e ai giovani, esempi di grandi virtù.

Pazienza, dolcezza, umiltà, una intensa vita religiosa, l'unione con Dio attraverso la meditazione,

il dominio sulle cose sensibili mediante la temperanza, un corredo di virtù modeste, nascoste, diremmo casalinghe:

tutto contribuiva ad indicare in lui un'anima privilegiata, cara a Dio e tanto amata anche dagli uomini.

" A Terruggia Luigi Musso manifestava la sua Fede trattenendosi in continue preghiere

e appartandosi spesso per lunghe meditazioni.

Riceveva colla massima divozione i Santi Sacramenti e si hanno fondati motivi

che si ripercotessero palesemente sul fisico le sue gioie nell'accostarsi alla S. Comunione.

Si è sempre mostrato particolarmente devoto del SS. Crocifisso e si tratteneva quanto più gli era possibile

in orazione davanti al SS. Crocifisso di S. Grato in Terruggia, ritenuto miracoloso.

Era devotissimo della SS. Vergine, ne recitava ogni giorno il S. Rosario e offriva a Lei ogni suo atto.

Aveva pure una divozione tutta particolare per le anime del Purgatorio.

Era edificante nella rassegnazione cristiana e mai ebbe a lagnarsi delle sue croci,

che accettava con vero spirito di sacrificio, sorridendo sempre e quasi con gioia.

Amava la semplicità e la prudenza, e prima di ogni deliberazione si appartava

per chiedere ispirazione a Dio, con la preghiera.

Praticò in modo ammirabile la temperanza nel cibo e nella bevanda;

si privava quasi giornalmente della pietanza, e qualche volta sopprimeva alcuni pasti.

Si concedeva scarsissimo riposo, dato che non era infrequenti le notti passate in meditazioni e preghiere.

Si riteneva uomo da nulla e peccatore; si potrebbe dire anzi che questa fosse la sua espressione abituale;

non teneva conto né della stima, né del disprezzo del mondo;

era umilissimo nel tratto, per quanto dalla sua persona trapelasse un qualche cosa di diverso dal comune.

Adempì con la massima scrupolosità e a costo di qualunque sacrificio i doveri religiosi, civili e del proprio stato".3

" Luigi Musso era devotissimo e davvero uomo tutto di Dio.

Quando lo incontravo, mi parlava sempre di religione.

Fu sempre pazientissimo e pieno di carità.

Tutti i passi che faceva, si può dire, erano per carità, con cuore generosissimo.

All'occasione prestava anche l'opera sua come cuoco per carità.

Quando nel paese vi era qualche ammalato, egli accorreva per aiutarlo il meglio possibile, specialmente se era povero.

Era molto affettuoso; un giorno, mentre io giovanetto ritornavo dalla festa di Mirabello,

fui accolto e accompagnato da lui con vero affetto paterno.

Non era possibile urtarsi con lui, era sempre tutto dolcezza ".4

Indice

3 Assunta Scagliotti e Giuditta Ballarino
4 Angelo Mosso, Podestà di Terruggia ( 1933 )