Dialogo della Divina Provvidenza

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Capitolo XIX

Come questa anima crescendo nell'amoroso fuoco desiderava di sudare di sudore di sangue; e reprendendo se medesima faceva singulare orazione per lo padre dell'anima sua.

Alora quella anima come ebbra e quasi fuore di sé, crescendo el fuoco del sancto desiderio, stava quasi beata e dolorosa.

Beata stava per l'unione che aveva facta in Dio, gustando la larghezza e bontá sua, tucta annegata nella sua misericordia: e dolorosa era vedendo offendere tanta bontá.

E rendeva grazie a la divina Maiestá, quasi cognoscendo che Dio avesse manifestato e' difecti delle creature perché fusse costrecta a levarsi con piú sollicitudine e maggiore desiderio.

Sentendosi rinnovare il sentimento de l'anima nella Deitá etterna, crebbe tanto el sancto e amoroso fuoco che il sudore de l'acqua, el quale ella gictava per la forza che l'anima faceva al corpo ( perché era piú perfecta l'unione che quella anima aveva facta in Dio, che non era l'unione fra l'anima e il corpo, e però sudava per forza e caldo d'amore ), ella lo spregiava per grande desiderio che aveva di vedere escire del corpo suo sudore di sangue; dicendo a se medesima: - O anima mia, oimè! tucto il tempo della vita tua hai perduto, e però sonno venuti tanti danni e mali nel mondo e nella sancta Chiesa; molti, in comune e in particulare.

E però Io voglio che tu ora rimedisca col sudore del sangue.

- Veramente questa anima aveva bene tenuta a mente la doctrina che le die' la Veritá: di sempre cognoscere sé e la bontá di Dio in sé; e il remedio che si voleva a rimediare tucto quanto el mondo, a placare l'ira e il divino giudicio, cioè con umili, continue e sancte orazioni.

Alora questa anima, speronata dal sancto desiderio, si levava molto maggiormente aprendo l'occhio de l'intellecto, e speculavasi nella divina caritá, dove vedeva e gustava quanto siamo tenuti d'amare e di cercare la gloria e loda del nome di Dio nella salute de l'anime.

A questo vedeva chiamati e' servi di Dio.

E singularmente chiamava ed eleggeva la Veritá etterna el padre de l'anima sua, el quale ella portava dinanzi a la divina bontá, pregandola che infondesse in lui uno lume di grazia acciò che in veritá seguitasse essa Veritá.

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