Storia di un'anima

Preghiere

Preghiera allo Sposo Divino

Teresa la scrisse per sé in occasione della sua professione religiosa e ne portò l'autografo sul cuore per tutto quel giorno.

8 settembre 1890.

O Gesù, mio Sposo divino! che io non perda mai la seconda veste del mio battesimo!

prendimi prima che commetta la più leggera colpa volontaria.

Che io non cerchi e non trovi mai se non te solo, che le creature siano un niente per me e che io sia un niente per loro, ma tu, Gesù, sii tutto!

Che le cose della terra non possano mai turbare la mia anima, che niente turbi la mia pace.

Gesù, non ti domando che la pace, ed anche l'amore, l'amore infinito senza altro limite che te, l'amore per cui non sia più io, ma te, o Gesù!

Gesù, che per te io muoia martire, il martirio del cuore o del corpo, o piuttosto tutti e due!

Concedimi di adempiere ai miei voti in tutta la loro perfezione e fammi comprendere ciò che dev'essere una sposa per te.

Fa' che io non sia mai di peso alla comunità, ma che nessuno si occupi di me, che io sia considerata come qualcosa da calpestare, dimenticata come un granellino di sabbia tuo, o Gesù!

Che la tua volontà si compia in me perfettamente, che io raggiunga il posto che tu sei andato avanti a me a prepararmi Gesù, fa' che io salvi molte anime, che oggi neppure una sia dannata e che tutte le anime del purgatorio siano liberate.

Gesù, perdonami se dico cose che non si devono dire: io non voglio che rallegrarti e consolarti!

Atto d'offerta all'amore misericodioso di Dio.

J.M.J.T.

Offerta di me stessa come vittima d'olocausto all'Amore misericordioso del Buon Dio.

Mio Dio! Trinità beata, desidero amarvi e farvi amare, lavorare per la glorificazione della santa Chiesa, salvando le anime che sono sulla terra e liberando quelle che sono nel purgatorio.

Desidero compiere perfettamente la vostra volontà e arrivare al grado di gloria che m'avete preparato nel vostro regno.

In una parola, desidero essere santa, ma sento la mia impotenza e Vi domando, o mio Dio, di essere voi stesso la mia santità.

Poiché mi avete amata fino a darmi il vostro unico Figlio perché fosse il mio salvatore e il mio sposo, i tesori infiniti dei suoi meriti appartengono a me ed io ve li offro con gioia, supplicandovi di non guardare a me se non attraverso il volto di Gesù e nel suo cuore bruciante d'amore.

Vi offro inoltre tutti i meriti dei Santi ( che sono in cielo e sulla terra ), i loro atti d'amore e quelli dei santi Angeli; vi offro infine, o beata Trinità, l'amore e i meriti della santa Vergine, mia madre diletta.

A lei abbandono la mia offerta e la prego di presentarvela.

Il suo Figlio divino, mio sposo diletto, nei giorni della sua vita mortale, ci ha detto « Tutto ciò che domanderete al Padre in nome mio, ve lo darà! ».

Sono dunque certa che esaudirete i miei desideri; lo so, mio Dio, più volete dare, più fate desiderare.

Sento nel mio cuore desideri immensi e vi chiedo con tanta fiducia di venire a prendere possesso della mia anima.

Ah! non posso ricevere la santa comunione così spesso come vorrei, ma, Signore, non siete l'Onnipotente? …

Restate in me come nel tabernacolo, non allontanatevi mai dalla vostra piccola ostia … Vorrei consolarvi dell'ingratitudine dei cattivi e vi supplico di togliermi la libertà di dispiacervi.

Se qualche volta cado per mia debolezza, il vostro sguardo divino purifichi subito la mia anima consumando tutte le mie imperfezioni, come il fuoco che trasforma ogni cosa in se stesso …

Vi ringrazio, o mio Dio, di tutte le grazie che m'avete accordato, in particolare di avermi fatta passare attraverso il crogiolo della sofferenza.

Sarò felice di vedervi comparire, nel giorno finale, con lo scettro della croce.

Poiché vi siete degnato di darmi come eredità questa croce tanto preziosa, spero di rassomigliare a voi nel cielo e di veder brillare sul mio corpo glorificato le sacre stimmate della vostra passione.

Dopo l'esilio della terra, spero di venire a godervi nella patria, ma non voglio ammassare dei meriti per il cielo, voglio lavorare solo per vostro amore, con l'unico scopo di farvi piacere, di consolare il vostro Sacro Cuore e di salvare anime che vi ameranno eternamente.

Alla sera di questa vita, comparirò davanti a voi a mani vuote, perché non vi chiedo, Signore, di contare le mie opere.

Tutte le nostre giustizie hanno macchie ai vostri occhi.

Voglio perciò rivestirmi della vostra giustizia e ricevere dal vostro amore il possesso eterno di voi stesso.

Non voglio altro trono e altra corona che voi, o mio Diletto! …

Ai vostri occhi il tempo è nulla.

Un giorno solo è come mille anni, e perciò potete prepararmi in un istante a comparire davanti a voi …

Per vivere in un atto di perfetto amore, mi offro come vittima d'olocausto al vostro amore misericordioso, supplicandovi di consumarmi senza posa, lasciando traboccare nella mia anima i flutti d'infinita tenerezza che sono racchiusi in voi, e così possa diventare martire del vostro amore, o mio Dio! …

Che questo martirio, dopo avermi preparata a comparire davanti a voi, mi faccia infine morire e la mia anima si slanci senza alcuna sosta verso l'eterno abbraccio del vostro amore misericordioso …

Voglio, o mio Diletto, ad ogni battito del cuore rinnovarvi questa offerta un numero infinito di volte, fino a che, svanite le ombre, possa ridirvi il mio amore in un a faccia a faccia eterno!…

Maria Francesca Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo Gesù!

rel. carm. md. Festa della Santissima Trinità, il 9 giugno dell'anno di grazia 1895.

Vivo amore

Alla sera d’Amore, parlando senza parabole, Gesù diceva: "Se qualcuno mi vuole amare per tutta la vita, osservi la mia parola.

Mio Padre ed Io verremo a visitarlo.

E facendo del suo cuore la nostra dimora, venendo a lui lo ameremo sempre! …

Pieno di pace, vogliamo che dimori nel nostro cuore! …

Viver d’amore è vivere della tua Vita, Re glorioso, delizia degli Eletti!

Tu vivi per me, nascosto nell’ostia …

Io voglio per Te nascondermi, o Gesù!

Agli amanti occorre solitudine, un cuore a cuore che duri notte e giorno.

Solo il Tuo sguardo fa la mia beatitudine.

Vivo D’amore!

Morire d’amore, ecco la mia speranza.

Quando vedrò spezzarsi i miei lacci, il mio Dio sarà la mia Gran Ricompensa: non voglio possedere altri beni.

Del suo amore voglio essere infiammata, voglio vederlo, unirmi a Lui per sempre.

Ecco il mio cielo … ecco il mio destino.

Vivere d’Amore!

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