Testamento di Siena 1226

( Siena, aprile-maggio 1226 )

[132] "Scrivi che benedico tutti i miei frati che sono ora nell'Ordine e quelli che vi entreranno fino alla fine del mondo.

Siccome non posso parlare a motivo della debolezza e per la sofferenza della malattia, brevemente manifesto ai miei frati la mia volontà in queste tre esortazioni.

[133] Cioè: in segno di ricordo della mia benedizione e del mio testamento, sempre si amino tra loro,

[134] sempre amino ed osservino la nostra signora la santa povertà,

[135] e sempre siano fedeli e sottomessi ai prelati e a tutti i chierici della santa madre Chiesa".