Vita seconda  

Preghiera dei compagni del Santo

Capitolo CLXVII

[817] 221. Ecco, beato padre, abbiamo tentato nella nostra semplicità di lodare, come meglio ci è stato possibile, le tue mirabili azioni e di esporre a tua gloria almeno alcuni aspetti delle innumerevoli virtù della tua santità.

Siamo convinti che le nostre parole hanno tolto molto splendore alla tua grandezza, perché non sono in grado di esprimere i prodigi di tanta perfezione.

Chiediamo a te ed ai lettori di misurare il nostro affetto dall'impegno che ci siamo assunti, lieti che la penna umana sia superata dall'altezza di così mirabile vita.

Chi infatti, o grande Santo, potrebbe sentire in sé o imprimere negli altri l'ardore del tuo spirito?

Chi dar vita agli ineffabili slanci d'amore, che da te salivano continuamente a Dio?

Ma abbiamo scritto queste pagine, attratti dal dolce ricordo che abbiamo di te, nel desiderio di tramandarlo, finché vivremo, anche se solo balbettando, agli altri.

Tu ormai ti nutri col fiore di frumento, di cui eri affamato; ora ti disseti al torrente delle delizie, di cui prima eri assetato.

Ma non crediamo che l'abbondanza della casa di Dio ti abbia così inebriato, da farti dimenticare i tuoi figli perché anche Colui che ti disseta si ricorda di noi.

Attiraci dunque a te, o Padre santo, perché corriamo nella fragranza dei tuoi profumi: tu vedi quanto siamo tiepidi e accidiosi, languidi e pigri, quasi morti per la nostra negligenza!

Il piccolo gregge ti segue già con passo incerto, e gli occhi deboli, abbagliati, non sopporta i raggi della tua perfezione.

Rinnova i nostri giorni, come all'inizio, specchio e modello dei perfetti, e non permettere che siano dissimili nella vita quelli che ti sono conformi nella professione!

[818] 222. Ora presentiamo le nostre umili preghiere alla clemenza della Maestà eterna per il servo di Cristo, il nostro ministro, erede della tua umiltà e tuo seguace nella vera povertà.

Egli cura le sue pecorelle con sollecitudine e dolce affetto, per amore del tuo Cristo.

Noi ti preghiamo, o Santo, di favorirlo e sostenerlo in tale modo, che, sempre aderendo alle tue stesse orme, possa entrare in possesso eterno di quella lode e gloria, che tu hai conseguito.

[819] 223. Ti supplichiamo anche, con tutto l'affetto del cuore, o benignissimo Padre, per il tuo figlio, che ora come in passato ha scritto devotamente le tue lodi.

Ha composto questo libretto con pietà filiale secondo le sue capacità, anche se non è degno dei tuoi meriti, e insieme a noi te lo offre e te lo dedica.

Degnati di conservarlo e liberarlo da ogni male, aumenta in lui i meriti di santità, e con le tue preghiere rendilo partecipe in eterno della compagnia dei santi.

[820] 224. Ricordati, o Padre, di tutti i tuoi figli.

Tu, o santissimo, conosci perfettamente come, angustiati da gravi pericoli, solo da lontano seguono le tue orme.

Dà loro forza per resistere, purificali perché risplendano, rendili fecondi perché portino frutto.

Ottieni che sia effuso su di loro lo spirito di grazia e di preghiera, perché abbiano la vera umiltà che tu hai avuto, osservino la povertà che tu hai seguito, meritino quella carità con cui tu hai sempre amato Cristo crocifisso.

Egli vive e regna col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.

Amen.

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