Sacrum commercium

I Poveri diventati ricchi perseguitano la Povertà

[2009] 50. « Mi addoloravo grandemente soprattutto di alcuni, i quali, mentre nel secolo erano stati poveri e di poco conto, venuti da me si fecero ricchi.

Impinguati e ingrassati, recalcitravano più degli altri, mettendomi in ridicolo.

Costoro, che erano indegni perfino di vivere, disfatti dalla indigenza e dalla fame, dediti a brucare l'erba e la scorza degli alberi, avviliti dalle sventure e dalla miseria; adesso però non si accontentano della vita comune, ma si tirano da parte, pascendo se stessi senza ritegno, e il loro genere di vita, all'ansiosa ricerca di cose superflue, comincia a dar noia a tutti, perché vorrebbero onore tra i discepoli di Cristo quando nel secolo erano tenuti in nessun conto anche dai conoscenti.

Costoro, che spesso mancavano perfino di pan d'orzo e di acqua e reputavano un lusso stare sotto i rovi, razza ignorante e ignobile, che nel mondo non compariva per nulla e mi è precipitata addosso per mia sventura, hanno orrore di me e mi schivano e non si vergognano di sputarmi in faccia.

Ho subito da loro villanie e paure, e i miei amici e quelli che stavano al mio fianco mi hanno insultata.

Si vergognavano di me, e tanto più mi ripudiavano, quanto più sapevano di aver fruito dei miei benefici, fino al punto da sdegnare perfino di sentire il mio nome ».

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