Albero della vita crocifissa di Gesù

Il fastigio della contemplazione

[2078] Ma Francesco non trascurava di ritornare, a brevi intervalli di tempo, nel luogo della solitudine, sebbene anche quando dimorava tra le turbe, per quanto poteva, giorno e notte si separasse da loro per abbandonarsi alla solitudine e alla contemplazione.

E questa maniera di stare tra gli uomini e di predicare continuamente l'insegnava anche ai suoi frati.

Per questo motivo, per accondiscendere benignamente ai desideri del prossimo, volle che i luoghi dei frati non fossero vicini alle abitazioni degli uomini, perché non ci fosse troppa mescolanza ed essi potessero così custodire l'amore quieto della contemplazione e della orazione.

Voleva così essere vicino ed estraneo ad un tempo: che i loro luoghi fossero vicini alla gente e però collocati fuori delle loro abitazioni in posti adatti alla solitudine.

In questo imitò il pio maestro Gesù, che, per dare l'esempio ai predicatori della vita evangelica, insegnò ad accondiscendere agli altri, ma in tale modo da salvare i diritti della solitudine.

[2079] Si legge che per tre motivi Gesù si appartava dalle turbe:

a volte per riposo di quiete, come nel capitolo VI in Marco, quando Gesù invitò i discepoli: « Venite con me in un luogo deserto e riposatevi un poco »,

altra volta per poter attendere all'orazione, come nel capitolo VI di Luca, dove è scritto: « In quei giorni se ne andò a pregare sul monte e trascorse tutta la notte in preghiera » - e perciò Ambrogio scrive: « ti forma con i suoi esempi ai comandamenti della virtù » -;

altra volta per evitare la lode umana, come è detto nel capitolo VI di Giovanni quando volevano rapirlo per farlo loro re, dopo il miracolo dei pani, ed egli si ritirò di nuovo sul monte solo;

e così ancora quando volle insegnare le cose più perfette, come è detto nel capitolo V di Matteo: « Gesù, vedendo la folla, salì su di un monte ».

Con queste azioni, poiché non nella città o sulle piazze ma su un monte e nella solitudine sedette a insegnare, ci ammaestra a non fare nulla per mostrarci agli uomini e ad allontanarci dallo strepito, soprattutto quando si debba discorrere intorno ai vizi.

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