Cronaca di Salimbene De Adam

III. L'Ordine dei Frati minori

A) Prefigurazioni secondo l'Abate Gioacchino

[2597] 17. In questi anni ( del pontificato di Innocenzo III ) sono sorti due Ordini, dei frati minori l'uno, dei frati predicatori l'altro.

Di essi aveva profetato l'abate Gioacchino, interpretando molte figure di grande evidenza contenute sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento: quella del corvo e della colomba, perché l'uno è tutto nero e l'altra variopinta, quella dei due angeli inviati sulla sera per distruggere Sodoma; quella di Esaù e Giacobbe, di Manasse e Efraim, di Mosé e Aronne, di Calef e Giosuè, dei due esploratori mandati da Giosuè a Gerico, di Elia e Eliseo, di Giovanni Battista e Gesù in quanto uomo, dei due discepoli di Emmaus, di Pietro e Giovanni che corrono insieme al sepolcro ed ancora insieme salgono al tempio verso l'ora nona ...

[2598] 18. L'abate Gioacchino, anche là dove parla di Esaù e Giacobbe, ha sottolineato che l'Ordine prefigurato in Esaù se ne andò alle figlie di Heth, cioè alle scienze mondane, come a dire di Aristotele e degli altri filosofi.

E questo è appunto l'Ordine dei frati predicatori, anche prefigurato nel corvo, nero non tanto per il peccato ma per l'abito che porta.

Ma Giacobbe, uomo semplice, dimorava nelle tende.

Questo fu l'Ordine dei frati minori, che all'inizio, appena comparso nel mondo, si consacrò all'orazione e all'amore della contemplazione.

[2599] Non è senza un significato misterioso anche quanto è detto in Giovanni ( dei due apostoli in corsa verso il sepolcro ): « Correvano insieme, ecc. ».

Cioè i due Ordini sono iniziati nello stesso tempo e sotto lo stesso papa Innocenzo III.

Infatti, nell'anno X del pontificato di Innocenzo III, che corrisponde all'anno 1207, il beato Francesco diede inizio all'Ordine dei frati minori.

E la frase che segue: « Quell'altro discepolo precedeva Pietro nella corsa e arrivò prima al sepolcro, ma non vi entrò », vuol dire che l'Ordine dei frati minori comparve prima nel mondo, nell'anno sopraindicato.

Il beato Domenico fondò l'Ordine dei frati predicatori nell'anno 1216, nel primo anno del pontificato di Onorio III, e visse in quello cinque anni e mezzo, ma la sua canonizzazione si fece attendere 12 anni; il suo corpo è tenuto in grande venerazione a Bologna, ove riposa.

[2600] Invece il beato Francesco visse nel suo Ordine 20 anni completi, ed il suo corpo è tenuto in grande venerazione ad Assisi, ove è sepolto.

Morì nell'anno 1226, il 4 di ottobre, sabato verso sera, e fu sepolto la domenica.

La canonizzazione del beato Francesco fu compiuta da papa Gregorio IX, il 16 luglio dell'anno 1228, e la traslazione del suo corpo fu compiuta il 25 maggio 1230.

Il beato Domenico poi, morì nel 1221, il 6 di agosto, essendo papa Onorio III.

Dice ancora l'abate Gioacchino, a proposito di questi due Ordini, che sono stati prefigurati in Barnaba e Paolo, come anche nei due testimoni del capitolo XI dell'Apocalisse.

E molte altre cose simili.

[2601] 19. Questi due Ordini, cioè dei frati minori e dei predicatori, che conducono una vita santa e sono in possesso della dottrina, sono destinati a portare su di sé l'iniquità che pesa sul santuario, come dice il Signore, nel libro dei Numeri, 18: Tu e i tuoi figli e la casa di tuo padre porterete con voi il peso delle iniquità commesse contro il santuario ...

Come è qui detto, è chiaro che questi due Ordini devono avere dei servienti, che non siano messi alla pari dei chierici.

Se poi si leggono bene i versetti che seguono ( Nm 18,4-7 ) emerge che Gerardino Segalello con i suoi Apostoli non deve intromettersi nell'ufficio di questi due Ordini, perché sono proprio questi i due Ordini prefigurati da Geremia col nome di pescatori e di cacciatori, come ha luminosamente spiegato l'abate Gioacchino.

[2602] Dice infatti il Signore per bocca di Geremia, 16,16: Ecco, io manderò numerosi pescatori e li pescheranno; poi manderò molti cacciatori, che daranno loro la caccia su tutte le montagne ...

Lasciata da parte l'interpretazione dell'abate Gioacchino, che non leggo da molti anni, a me sembra che quest'ultima frase, in cui si parla dei cacciatori, sia appropriata all'Ordine di san Domenico più che a quello di san Francesco; non solo perché quell'Ordine fu prefigurato in Esaù, che fu cacciatore e prese in moglie le figlie di Heth, cioè le scienze secolari - come dice Gioacchino - , ma anche perché esce di più all'esterno ( delle città ) a caccia delle anime, sebbene anche l'altro Ordine faccia la stessa cosa, specialmente nelle regioni ultramontane.

In Italia, infatti, i ( frati minori ) si scusano del loro non uscire dalle città dicendo che i cavalieri, i potenti e i nobili stanno nelle città, e quanto ai paesi e alle borgate, là ci sono gli eremitori, nei quali abitano i frati, e bastano per le necessità dei secolari.

[2603] 20. Nella sua esposizione sul libro di Geremia, l'abate Gioacchino dice dei frati minori e dei predicatori: « Questi due Ordini spunteranno nella Chiesa con semplicità ed umiltà, ma col passare del tempo rimprovereranno con durezza e accuseranno la prostituta di Babilonia » ...

E dice ancora di loro: « Mi sembra che l'uno di essi raccolga indifferentemente i grappoli della terra, incorporando nella Chiesa chierici e laici, mentre l'altro scelga soltanto le primizie dei chierici ».

Indice